45 milioni di Euro per farci alzare dal divano

Comunicato stampa dal Ministero: nuovi laboratori per creare nuova occupazione.

L’anno scorso l’Ocse aveva definito la disoccupazione giovanile italiana “inquietante”. Quest’anno, in quel settore, il rapporto dell’organizzazione francese non è stato molto più clemente. Numeri alla mano, nel nostro paese i ragazzi under 29 senza lavoro raggiungono il 42,7% della popolazione giovanile. Tra questi però gravano soprattutto i così detti “Neet”: non studiano e non hanno un lavoro, e non si muovono neppure per cercarne uno. Nello scorso luglio l’Ocse aveva rivelato che più di un ragazzo su quattro si trova nella condizione di Neet. Il decreto Buona Scuola del governo Renzi cerca di ritoccare questo quadro pietoso. Il Ministero dell’Istruzione di Stefania Giannini ha comunicato qualche giorno fa lo stanziamento di 45 milioni per nuovi laboratori sul territorio per l’innovazione e il lavoro. Se vi state già immaginando aule decrepite e polverose con computer paleozoici o strane ampolle con dentro cervelli di ratto e cose simili, no, non si tratta di quei laboratori. Quelli sono, in media, i laboratori scolastici italiani. Questi nuovi 60 in costruzione, invece, dovranno colmare un vuoto enorme, servire al di fuori della scuola per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e sollecitare i campioni da sofà under 29 a pensare al proprio futuro: costruendo competenze professionali, partecipando a progetti che potranno essere cofinanziati da enti locali. Servirà questo passo in avanti per avvicinare al mondo del lavoro chi è troppo vicino alla Tv? Qui, in Italia, non sarà una sfida facile!

Di Francesco Bechis