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Scuola, arriva il mobility manager

Scuola, arriva il mobility manager

La nuova figura ottimizzerà i percorsi casa-scuola. Dal 2 febbraio i presidi dovranno scegliere chi, tra i professori di ogni istituto, divernterà il

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La nuova figura ottimizzerà i percorsi casa-scuola.

Dal 2 febbraio i presidi dovranno scegliere chi, tra i professori di ogni istituto, divernterà il nuovo “mobility manager” della scuola, senza che ci siano ulteriori oneri e su base volontaria. Troppo difficile? Allora, in parole povere verrà selezionato un professore/maestro volontario che gratuitamente gestisca il discorso spostamenti degli studenti. Telefonate alle aziende di trasporto e agli altri istituti, favorire l’utilizzo della bicicletta e formare gruppi di genitori che, a turno, accompagnino i ragazzi a scuola. Insomma, cose esistite praticamente da sempre ora avranno un gestore nell’individualità del manager. Del progetto è grande fautrice Legambiente, nella persona di Rossella Muroni, presidente della stessa: “Iniziamo a parlare del fatto che attorno alle scuole servirebbe ovunque il limite dei 30 Km/h; cominciamo a dire che la mobilità in auto andrebbe ridotta al minimo indispensabile. Noi di Legambiente abbiamo sempre lavorato in maniera concreta proprio in questo senso introducendo il piedibuse il bicibus. I dati raccolti dal mobility manager devono essere recepiti dagli enti, altrimenti non servirà a nulla”. E finalmente quindi, nell’era della futilità, del superfluo e degli sprechi i nostri poveri bambini avranno una figura a guidarli nel dedalo cittadino, un supereroe che li salvi dall’adulta barbarie e dall’inquinamentoatmosferico. In definitiva, una figura essenziale per uno stato che vuole crescere e diventare moderno. O almeno così pare. Forse.

Di Giulio Rinaldi

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