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E se trovassimo il nostro sosia nel mondo?

E se trovassimo il nostro sosia nel mondo?

Molti ritengono di avere in giro per il mondo qualcuno che gli assomigli perfettamente, ma se non casualmente sembra impossibile individuarlo. Adesso

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Molti ritengono di avere in giro per il mondo qualcuno che gli assomigli perfettamente, ma se non casualmente sembra impossibile individuarlo. Adesso però,grazie a un progetto di tre ragazzi irlandesi, sarà possibile farlo davanti al computer

In questo momento siamo 7.238.369.612 di persone sulla terra, e con numeri del genere, la possibilità che almeno uno ci assomigli a livello fisico sono alte. Ma forse starete pensando: “Vallo a trovare il sosia in mezzo a questa massa di persone!

E se il vostro sosia si trovasse su un Social Network, esattamente come voi? In questo caso il magnifico e variegato mondo di Internet faciliterebbe una ricerca del genere, anche se rimarrebbe comunque un ago nel pagliaio.
Eppure Niamh Geaney, Terence Mazanga e Harry English, senza uscire dai loro appartamenti Irlandesi, hanno pensato la stessa cosa, e hanno trovato una soluzione: il Web è diventato un gigantesco archivio online di foto, cosa che offre ampie possibilità di confrontare il proprio viso con quello di un perfetto sconosciuto. Ma questi tre ragazzi sono andati oltre, attingendo non solo dalle fonti online, ma dalle persone stesse: è così che nasce “ Twin Strangers”, la sfida di trovare il proprio sosia nel mondo in massimo 28 giorni!

Avete capito bene, 28 giorni, fermi a casa per risalire al voi Asiatico, Africano o Americano; così tramite il loro sito i tre giovani hanno invitato chiunque a condividere una propria foto profilo, da classificare in una sorta di cartella interna, e permettere a qualcun altro di effettuare lì la ricerca del volto che ritenesse più simile al suo.

“Il primo giorno ho passato quattro ore solamente a chiedere ai miei amici di condividere il nostro sito, dato che sapevo che almeno un terzo dei loro amici l’avrebbe visto” ha riferito Niamh Geany, e in due settimane sono stati raggiunti da circa 6000 messaggi giornalieri. Incredibilmente questa stessa ragazza, in un’ora è arrivata in contatto con Karen Branigan, 29 anni, stesso colore degli occhi,stessa forma del naso e stesse espressioni facciali. Hanno deciso allora di incontrarsi per fare foto una accanto all’altra, e non riuscivano più a smettere di fissarsi. Avevano anche un hobby in comune, il disegno di fate, ma differivano in un tratto, ossia l’altezza.
Niamh Geany e la sua sosia

Potrete pensare che tutto ciò sia casuale, ma un progetto del genere, se continuato a sviluppare, potrebbe avere una grande valenza, in particolare nel campo scientifico. Infatti sempre più frequenti confronti di persone simili, provenienti da ceppi diversi e non, darebbero ampie spinte alla classificazione antropologica. Ad oggi, nell’ambito scientifico, non sappiamo ancora individuare quali siano esattamente i geni che incidono sui tratti del viso, ma aumentano i passi in avanti, e il web, in un certo senso, sta facendo la sua parte.

Di Umberto Scifoni

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