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A 28 anni da Lettere al cinema, il padre: “Non ti pago più gli studi!”

A 28 anni da Lettere al cinema, il padre: “Non ti pago più gli studi!”

È successo a Modena, dove l'uomo ha addirittura interpellato il tribunale. Ci sono studenti che a 22 anni finiscono la triennale all’università, a 24

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È successo a Modena, dove l’uomo ha addirittura interpellato il tribunale.

Ci sono studenti che a 22 anni finiscono la triennale all’università, a 24 la specialistica e a 25 anni hanno già un lavoro. Ci sono studenti che si rompono le ossa sui libri, perdendo anni e anni, ma almeno studiano qualcosa per cui nutrono una gran passione. Ci sono studenti che sono nella media, finiscono 1-2 anni dopo la triennale o la specialistica, magari perché hanno pure un lavoretto per tirare su due soldi o addirittura per pagarsi gli studi. E poi c’è questa storia che arriva da Modena.

Un ragazzo di 28 anni, anche lui come tutti ha sbattuto la testa sui libri, ha dato gli esami, e si è da poco laureato in Lettere. Ma non vuole più studiare queste materie, ha finito la laurea perché andava fatto ma a 28 anni decide di fare altro. Si iscrive ad una scuola di cinema. Semplice. Eh no, non così semplice, perché il papà del ragazzo non ci sta e si rifiuta di continuare a pagare gli studi. Addirittura, chiede l’intervento dei giudici per cancellare l’assegno di mantenimento: è separato dalla madre infatti, poiché ritiene di non dovere nulla ad un uomo adulto. I giudici, dal canto loro, affermano di non ritenere lo studente “meritevole di ulteriore sostegno economico, non avendo compiuto scelte lavorative per l’autosostentamento o scelte di continuare studi adatti alla sua formazione pregressa”.

Ma c’è un ma. Secondo il parere dei giudici, fatte le dovute considerazioni sul ragazzo, non c’è motivo legale di dover interrompere l’assegno e, anzi, il padre dovrà mantenere il figlio fino al raggiungimento dell’indipendenza economica.

Un’altra storia di ordinaria amministrazione.

Di Giulio Rinaldi

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