Un’indagine dell’AlmaLaurea elabora percentuali incoraggianti. Di Ludovica Gentili Avete presente la riproduzione grafica del battito cardiaco? Bene,
Un’indagine dell’AlmaLaurea elabora percentuali incoraggianti.
Di Ludovica Gentili
Avete presente la riproduzione grafica del battito cardiaco? Bene, l’andamento della situazione occupazionale in Sardegna si muove seguendo lo stesso ritmo. Percentuali che salgono altre che scendono e così non è ben chiaro se la popolazione studentesca sia o meno soddisfatta per quanto riguarda l’andamento della propria vita lavorativa dopo il percorso universitario.
Molta la soddisfazione relativa al rapporto con i docenti e rispetto ai servizi offerti dalle biblioteche durante l’anno accademico, ma sul tasso di occupazione a poco tempo dalla laurea le percentuali di gradimento scendono vertiginosamente. Da un’ indagine dell’AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario che monitora l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, spuntano percentuali per un verso non troppo incoraggianti, se si pensa che il lavoro sopraggiunge in modo stabile a 5 anni dalla laurea magistrale, ma dall’altro tutt’altro se consideriamo che in molti trovano un’occupazione che in linea di massima offre uno stipendio che si aggira intorno ai 1.200 euro mensili e il 56% a un anno dalla tesi con laurea triennale trova impiego.
Una grande fetta dei laureati risulta inserito nel settore privato, la restante si divide tra coloro che lavorano no-profit, all’interno di industrie e nel settore pubblico.
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