È accusato dalla magistratura italiana di essere un reclutatore del Daesh. Di Stefano Di Foggia Una complessa indagine dei Carabinieri del ROS di Pado
È accusato dalla magistratura italiana di essere un reclutatore del Daesh.
Di Stefano Di Foggia
Una complessa indagine dei Carabinieri del ROS di Padova ha portato alla cattura di Rok Žavbija, un 26enne di nazionalità slovena, accusato di essere un foreign fighter e di aver svolto in Friuli attività di reclutamento per Daesh. Lo hanno seguito, intercettato e hanno lavorato pazientemente sui suoi contatti per capire la portata criminale. Così dopo aver raccolto sufficienti elementi hanno chiesto ed ottenuto un mandato d’arresto internazionale.
Žavbija è stato fermato a Lubiana e verrà consegnato alle autorità italiane. Tra i suoi principali obiettivi c’era quello di selezionare ragazzi giovani da poter formare e plasmare in favore della causa terroristica.
Il ministro dell’interno Angelino Alfano si è detto soddisfatto e ha commentato: “Un’altra operazione contro la minaccia del terrorismo internazionale è stata portata a termine con successo dai Carabinieri del ROS che, in collaborazione con la Polizia slovena, hanno arrestato un cittadino sloveno, 26enne, ritenuto foreign fighter responsabile di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale, oltre che di avere avviato un processo di radicalizzazione e di reclutamento di aspiranti jihadisti sul territorio nazionale italiano. È la conferma, ancora una volta che il nostro sistema di prevenzione e sicurezza sta funzionando al meglio”.
L’indagine dei carabinieri inoltre ha permesso alla magistratura di Venezia di eseguire un provvedimento di espulsione per motivi di terrorismo nei confronti di un 28enne macedone e di arrestare un connazionale di 37 anni.
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