Era solo uno scherzo di un ragazzo diciassettenne, ma chi stava visitando il museo d’arte moderna di San Francisco, ha cominciato ad ammirare l’oggett
Era solo uno scherzo di un ragazzo diciassettenne, ma chi stava visitando il museo d’arte moderna di San Francisco, ha cominciato ad ammirare l’oggetto come parte della mostra. Ma cos’è diventata l’arte ormai?
Ma voi sapreste definire l’arte moderna? Sapreste dare un senso ai moltissimi “pezzi” artistici esposti nei musei e nelle gallerie d’arte più importanti al mondo? Io sinceramente, da comunissimo cittadino, non certo esperto della materia (perlomeno non aggiornata ai nostri tempi), faccio enorme fatica a farmi piacere, o a comprendere, quella che definiscono arte.
Però un punto a mio favore lo voglio sottolineare: non mi spaccio per esperto e non osservo affascinato qualcosa che trovo difficile definire quadro, o scultura, o semplicemente opera artistica. Saranno correnti moderne, artisti futuristi (scusate il gioco di parole), i quali riversano il loro estro su tutto ciò che capita loro sotto mano, ma io difficilmente ne sono attratto.
Ci sono indubbiamente quelli che sanno apprezzare, giudicare e comprendere tutto ciò; ma c’è una categoria, purtroppo, molto vasta: i finti esperti d’arte e cultura. Loro li capisco meno di ciò che osservano. L’ostentata convinzione a trovare bello qualcosa che potrebbe venire fuori se rovesciassi la mia spazzatura. Quadri tagliati in due, su sfondo bianco. Tele con schizzi, oggetti messi uno sopra l’altro senza senso,che all’improvviso diventano scultura. Ma a loro piace eh, sanno cosa vuol dire; è la modernità, cogliamo il momento di un’arte che diventerà storia sui futuri manuali.
“Il mio falegname con trentamila lire lo faceva meglio”. Come non ricorrere alla citatissima battuta di Giovanni nel film “Tre uomini e una gamba”, che perfettamente sintetizza il senso della mia critica. E quale è stato il caso più recente, che ben mostra lo pseudo esperto di arte moderna?
In un museo di arte moderna, a San Francisco, un ragazzo di 17 anni stava osservano la mostra con gli amici, quando, chiedendosi quale fosse il giudizio degli altri visitatori sui pezzi in esposizione, il gruppo ha deciso di lasciare gli occhiali del protagonista di questa storia ad un lato del corridoio.
“In pochi secondi si sono radunati tutti intorno ai miei occhiali e hanno iniziato a scattare foto“, ha detto stupito TJ, autore dello scherzo, il quale ha pubblicato su Twitter le foto degli ignari visitatori. Un banale scherzo che mette a nudo un limite,evidente, dell’arte moderna: la sottile linea tra un oggetto qualsiasi e ciò che lo trasforma in opera contemporanea. Ma esiste davvero questa differenza?
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