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Stage non retribuiti: forse stiamo per dirvi definitivamente CIAONE!

Stage non retribuiti: forse stiamo per dirvi definitivamente CIAONE!

Arriva da parte del Parlamento europeo la storica condanna degli stage non retribuiti e l’invito alla Commissione, di dare il via ad un processo legis

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Arriva da parte del Parlamento europeo la storica condanna degli stage non retribuiti e l’invito alla Commissione, di dare il via ad un processo legislativo che ne possa finalmente decretare la fine

Giovany di tutto mondo o perlomeno govany europei, unitevi e almeno per oggi, festeggiate. Arriva dall’Unione Europea un’ottima notizia che ci coinvolge tutti: il Parlamento ha infatti votato una risoluzione che condanna duramente gli stage e i tirocini non retribuiti in quanto lesivi della dignità dei giovani lavoratori e troppo vicini ad un modello che assomiglia più allo sfruttamento che ad una legittima offerta di apprendistato.

La risoluzione del Parlamento, passata con 574 voti a favore e solo 77 contrari, seppur non vincolante, rappresenta per un’intera generazione (ma anche per le generazioni future), un passaggio fondamentale verso il riconoscimento di una forza lavoro, quella giovanile, troppo spesso trascurata.

Viene così riconsegnata dignità a milioni di ragazzi e al loro lavoro, quasi mai accompagnato da una meritata (e a parer mio scontata), retribuzione economica. Purtroppo negli anni, il falso mito per cui durante un tirocinio ci si limiti a portare caffè e fare fotocopie (che poi oh, è comunque una fatica) è andato consolidandosi nell’immaginario comune; come sappiamo tutti fin troppo bene però, la realtà è diversa: il tirocinante, ha giornate lavorative da otto ore come tutti (quando va bene) ed è parte integrante del team aziendale in cui si trova; lavora, fatica, riceve complimenti quando fa bene e rimproveri quando fa male. In sostanza, come ogni lavoratore, si assume delle responsabilità, subendone però solo le conseguenze e non i benefici.

Il segnale del Parlamento arriva in un momento psicologicamente critico per i giovany: con il Covid che dilaga affossando opportunità lavorative un po’ ovunque e una prospettiva non troppo ottimista per quel che riguarda le economie degli stati europei, la risoluzione, assume una rilevanza che sa di speranza per una generazione che dovrà affrontare un mondo del lavoro non proprio invitante.

Adesso, incrociamo le dita affinchè la Commissione possa finalmente dare il via ad un processo legislativo che riesca a regolare la pratica degli stage, mettendo fine ad una consuetudine ingiusta, diventata insostenibile sia dal punto di vista giuridico (diritti dei lavoratori vi dice niente?) che morale.

#FacceCaso

Di Margherita Bonsignore

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