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In molti donano il sangue, ma sempre meno giovani

L'Italia è risultata tra i 25 paesi autosufficienti per le trasfusioni. “Sono circa 108 milioni le donazioni di sangue raccolte a livello globale ogni

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L’Italia è risultata tra i 25 paesi autosufficienti per le trasfusioni.

Sono circa 108 milioni le donazioni di sangue raccolte a livello globale ogni anno

secondo dati dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), “e quasi il 50% di queste donazioni di sangue sono però raccolte in paesi ad alto reddito, che rappresentano appena il 20% della popolazione mondiale. Il tasso medio di donazione di sangue è più di 9 volte maggiore nei paesi ad alto reddito rispetto ai paesi a basso reddito”. A proposito di questi dati è stato il dibattimento svoltosi durante la giornata mondiale del donatore di sangue, il cui slogan quest’anno recitava: “il sangue ci connette tutti”. L’evento, svoltosi ad Amsterdam il 14 giugno, ha richiamato esperti del settore, medici e scienziati da tutto il mondo.

Guardando al nostro paese, sappiate che in Italia, nel 2016, sono stati prodotti 2.572.567 unità di globuli rossi, 276.410 unità di piastrine e 3.030.725 unità di plasma, che hanno permesso la trasfusione di 8510 emocomponenti al giorno con la conseguente cura di 635690 pazienti!

La maggior parte del sangue proviene da donatori “giovani ma non troppo”, ossia tra i 35 e i 55 anni.

I giovani tra i 18 e i 25 sono infatti donatori per il 14%, mentre il 18% si registra tra giovani che vanno dai 26-35 anni; un po’ poco rispetto al totale ma comunque una cifra più che rispettabile. Secondo Giancarlo Maria Liumbruno, Direttore del Centro nazionale sangue, “l’83% dei donatori italiani dona in maniera periodica, non occasionale. Questa fidelizzazione è fondamentale per via del legame molto stretto che esiste tra donazione volontaria, consapevole e non remunerata e qualità del sangue in termini di sicurezza. Grazie ai donatori l’Italia è un Paese autosufficiente (uno dei pochi, aggiungiamo noi, dal momento che solo 25 paesi nel mondo possono vantare tale potere; dati Oms) già da diversi anni e normalmente esiste una situazione di bilancio positivo tra numero di unità di sangue ed emocomponenti donate e fabbisogno a livello locale”.

Insomma, bene cosi, ma giovani: impegniamoci di più.

Di Giulio Rinaldi

 

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