L'associazione sportiva per bambini era una copertura per arredare casa. 60mila euro rubati dai fondi pubblici destinati all'attività. Padova - Una di
L’associazione sportiva per bambini era una copertura per arredare casa. 60mila euro rubati dai fondi pubblici destinati all’attività.
Padova – Una dirigente scolastica è indagata per abuso di ufficio e malversazione a danno dello Stato. Che cosa ha combinato? Partiamo dal 2011, quando il figlio di Marina Zanon, preside sulla 60ina dell’istituto comprensivo di Cittadella, aveva chiesto dei fondi pubblici per la gestione di un programma di sviluppo psicomotorio per bambini. Il ragazzo, aiutato dalla madre, è riuscito a mettere su una bella attività sovvenzionata dallo Stato e indirizzata all’ambito delle associazioni sportive. Tutto fila liscio, dirai; l’iniziativa è lodevole e il lavoro del figlio della donna sembra essere ottimo.
Però, quella furbetta di una preside aveva deciso che parte di quei 150mila euro, destinati all’associazione per i quattro anni tra il 2011 e il 2015, sarebbero serviti per l’arredo di casa propria. Divano, lavastoviglie, rinfrescata alle pareti e altre piccole spese domestiche sono state pagate con più di un terzo del totale dei fondi, ossia ben 60mila euro. La Zanon procedeva a suon di prelievi bancomat e bonifici e, lentamente, prosciugava il fondo dell’associazione.
Questi movimenti non sono passati inosservati: la Guardia di Finanza di Cittadella, guidata dal procuratore Sergio Dini, ha infatti avviato delle indagini per un flusso di denaro sospetto che ha portato direttamente alla preside dell’istituto comprensivo. Ora sono in corso vari accertamenti che, se confermeranno le accuse, faranno passare qualche guaio alla donna.
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