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Trieste, meno matricole a causa dei numeri chiusi

Tra triennali e magistrali 'solo' 3.850 posti a disposizione. Di Stefano Di Foggia Molti meno iscritti rispetto agli anni passati. A Trieste il proble

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Tra triennali e magistrali ‘solo’ 3.850 posti a disposizione.

Di Stefano Di Foggia

Molti meno iscritti rispetto agli anni passati. A Trieste il problema non sono i tagli alla spesa o i cali delle iscrizioni ma il numero chiuso.
Le immatricolazioni inizieranno il 18 luglio e la fine dell’estate sarà il periodo dei test d’ingresso.

I ‘tetti’ sul numero d’iscritti per le facoltà a numero chiuso vengono stabiliti in buona parte dal MIUR e quest’anno ci sarà un’ulteriore restringimento a Trieste.

Un esempio è quello di Medicina e Chirurgia: i posti nell’anno 2015/2016 erano 142 e quest’anno saranno 116.

I numeri di Medicina di quest’anno hanno scatenato anche una polemica tra Udine e Trieste. Pietro Fontanini, presidente leghista della provincia di Udine, si è lamentato della differenza tra i posti concessi all’ateneo friulano in confronto a quello triestino.
Fontanini ha scritto: “Permane la penalizzazione per Udine a fronte delle maggiori opportunità per Trieste. Uno squilibrio incomprensibile alla luce del maggior bacino di utenti e del numero di strutture sanitarie presenti sull’intero territorio provinciale rispetto all’area triestina”.
Donata Vianelli, delegata del rettore di Trieste all’orientamento, ha spiegato: “Si tratta di cambiamenti soggetti agli accordi che vengono presi tra Stato e Regioni a Roma, a seconda del fabbisogno del sistema sanitario regionale”.

È poi intervenuta sul numero chiuso, sostenendo che il prezzo da pagare è il calo degli iscritti. “Il fatto che esista un tetto sulle matricole ha portato, nel corso del tempo, a una diminuzione del numero degli iscritti all’ateneo. Il numero chiuso è regolato anche in base alla grandezza dell’ateneo e al rapporto docenti-studenti, questo porta inevitabilmente ad un calo degli iscritti. Un casso esemplare è quello di comunicazione interlingustica applicata, la Scuola interpreti, che quest’anno ha a disposizione 180 posti ma le domande sono sempre tra le sette e le ottomila.”

Oltre a Medicina e Lingue anche altre facoltà hanno percorsi particolari di accesso o sono a numero chiuso.
Per psicologia ad esempio l’ateneo è stato costretto ad introdurre il numero chiuso a causa degli spazi necessari per fornire un servizio di qualità.

L’accesso ad Ingegneria invece è subordinato al superamento di un test online, se il candidato non lo supera il suo percorso è condizionato al superamento degli esami di Analisi I e Geometria.

Di Stefano Di Foggia

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