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Le scuole elementari del futuro sono già qui

La maggior parte dei lavori dal 2020 saranno lavori naif. Correre dietro al futuro è sempre molto faticoso, va veloce, velocissimo, e, soprattutto, co

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La maggior parte dei lavori dal 2020 saranno lavori naif.

Correre dietro al futuro è sempre molto faticoso, va veloce, velocissimo, e, soprattutto, come il tempo non si ferma mai. E’ per questo che secondo uno studio condotto dal World Economic Forum, circa il 60% dei bambini che il prossimo anno inizieranno le elementari svolgeranno, a tempo debito, un lavoro che ancora non esiste. Non più il poliziotto, non più il medico, non più l’avvocato o il calciatore nei sogni dei pargoli ma lavori sconosciuti e non ancora nati.

Nasce così l’esigenza di mandare questi bambini in scuole adeguate, scuole che abbiano a disposizione apparecchiature e tecnologie all’avanguardia. Infatti, secondo dati del Rapporto Unioncamere 2015, nel 2020 le competenze digitali saranno necessarie per l’85-90% dei lavori; tanto per farvi capire quanto sia necessario che un giovane inizi a capire bene come funziona un pc già in età preadolescenziale.

Ed ecco, infatti, spuntare nuove scuole e nuovi metodi di apprendimento. Scuole come la nuovissima Up School di Cagliari o l’H-Campus di Reggio Emilia, un campus per ragazzi e bambini dai 3 ai 26 anni, basato sull’utilizzo di una strumentazione digitale e un metodo formativo il cui nucleo è formato dallo studio della lingua inglese e lo studio del tessuto imprenditoriale del tipo startup.

Beh, che aggiungere, il futuro è già qui, fate le scelte giuste per i vostri figli.

Di Giulio Rinaldi

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