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Ingegneria della Mobilità: a Milano la Magistrale

Ingegneria della Mobilità: a Milano la Magistrale

Dall’anno accademico 2019/2020 il Politecnico di Milano amplierà il carnet di corsi di Laurea inserendo la Magistrale in Ingegneria della Mobilità. I

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Dall’anno accademico 2019/2020 il Politecnico di Milano amplierà il carnet di corsi di Laurea inserendo la Magistrale in Ingegneria della Mobilità. I percorsi di ingegneria sono molteplici. Aggiungerne uno aiuterà i laureandi a capire meglio in cosa specializzarsi o aumenterà i dubbi e le incertezze nella scelta?

Insieme a 13 enti ed imprese (FS, Trenord ed Ansaldo e Alstom per citarne alcune), l’ateneo milanese inserirà la Laurea Magistrale in “Mobility Engineering” in inglese dal prossimo anno accademico. Sì, parliamo di Ingegneria della Mobilità.

Il percorso di studi combinerà le richieste di innovazione delle imprese e la necessità di potenziamento da parte dei settori strategici per lo sviluppo economico. Gli studenti che decideranno di intraprendere questa strada dovranno svolgere seminari, visite tecniche, tesi in azienda, stage e avranno la possibilità di vincere borse di studio.

Tutto ciò sembrerebbe aiutare lo sviluppo non solo di enti ed imprese ma anche di città e dei collegamenti internazionali. Diramazioni dell’ingegneria che favoriscono l’innovazione ce ne sono molte, siamo sicuri che su questa si possa puntare? Le promesse lasciano ben sperare:

i nuovi laureati assumeranno competenze e matureranno visione del settore sin da subito, a differenza di colleghi più anziani che hanno dovuto affinare la loro preparazione nel corso dell’esperienza lavorativa.

Chi si laureerà in Ingegneria della Mobilità potrà coprire diverse posizioni lavorative all’interno di organizzazioni qualificate quali operatori di trasporto multinazionale, amministrazioni pubbliche, imprese produttrici di materiale rotabile.

Presentando il nuovo corso, il Rettore Ferruccio Resta ha voluto spiegare quali saranno i compiti dei prossimi ingegneri affermando: “Città sempre più smart, vettori innovativi, collegamenti nazionali e internazionali sempre più complessi, problemi di sicurezza e impatto ambientale: sono solo alcune delle criticità a cui un ingegnere della mobilità sarà chiamato a rispondere”.
Progetto stimolante, accattivante e con futuro. Le carte in regola per diventare il corso più ambizioso della famiglia di ingegneria ci sono. Anche perchè si sa, a Milano si va sempre più veloce e il tram non è più di moda.

#FacceCaso

Di Tommaso Marsili

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