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Contro i suicidi Facebook sfrutta l’intelligenza artificiale

Contro i suicidi Facebook sfrutta l’intelligenza artificiale

In quella giungla che è diventata il social, ecco arrivare un nuovo strumento di prevenzione. Ma per ora solo negli States. Facebook, senza che noi r

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In quella giungla che è diventata il social, ecco arrivare un nuovo strumento di prevenzione. Ma per ora solo negli States.

Facebook, senza che noi riusciamo a rendercene pienamente conto, sta diventando una giungla incontrollabile, non solo perché la mole miliardaria di persone presenti la rende difficilmente organizzabile, ma anche per la stessa incoscienza dei rischi corsi da parte degli utenti stessi.

In tutto ciò quindi a Menlo Park devono fare ogni tanto un po’ di ordine: l’ultima trovata è legata ai purtroppo troppi casi di suicidi in diretta, o annunciati dal proprio profilo, che si sono susseguiti su Facebook; una sorte triste, che non dovrebbe colpire nessuno, tantomeno su un social pubblico.

Così ecco l’annuncio fatto da Mark Zuckerberg in persona, ossia la “Helpline” personalizzata spiegata per filo e per segno in un lungo post sul blog ufficiale. I punti salienti sono l’intervento mentre assistiamo un Live, e la persona visualizzerà un messaggio di che le offre aiuto, inoltre una collaborazione con Crisis Text Line, National Eating Disorder Association e National Suicide Prevention Lifeline e infine il cardine: l’intelligenza artificiale.

Essa dovrebbe permettere di decidere all’istante come intervenire e attraverso quali piattaforme, vagliando risultati ed eventualmente contattando l’utente in difficoltà. Per adesso l’unico interrogatorio rimane il perché tale servizio sia circoscritto al territorio americano, quando l’utilità potrebbe essere internazionale; ovviamente si spera in una rapida estensione mondiale, affinché questo strumento abbia una vera importanza digitale.

Di Umberto Scifoni

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