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Giovani e Chiesa, nemici o amici?

Giovani e Chiesa, nemici o amici?

Un paese cattolico che non riesce ad esserlo fino in fondo, è colpa di qualcuno? Sono sempre stata una ragazza di Chiesa, sono sempre andata al catec

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Un paese cattolico che non riesce ad esserlo fino in fondo, è colpa di qualcuno?

Sono sempre stata una ragazza di Chiesa, sono sempre andata al catechismo il sabato e ho ricevuto tutti i sacramenti; poi ho iniziato a studiare filosofia, quella greca soprattutto e ho studiato Marx e ho pensato che niente di quello che il prete diceva la domenica aveva senso.
Ho fatto piangere mia madre e poi mia nonna, rifiutandomi di andare in Chiesa e promettendo di accompagnare mamma solo nelle festività comandate, tanto a me non cambiava niente.

Non è una storia così strana, tanti ragazzi condividono il mio pensiero. D’altronde viviamo in un paese dove nel 1948, il 99% della popolazione era cattolica. Mia nonna è nata nel ’47 quindi fate voi.

I giovani si stanno sempre più allontanando dalla Chiesa e dalle sue istituzioni, forse anche perché queste non si piegano nemmeno un minimo ai nostri bisogni, rimanendo incatenata a tanti (forse troppi) anni fa.
Noi andiamo avanti e la Chiesa rimane un po’ dietro, nonostante Papa Francesco stia tentando di ripristinare il rapporto che forse non si è perso. Ci ha allontanate la scuola? Non lo so. Fatto sta che sapere di filosofia, di storia o di scienze ci fa guardare con distacco alla dottrina cristiana, almeno per me.

Quale sarà il futuro? Non lo so. Ma credere in Dio implica un salto che pochi (o magari non così pochi) fanno fatica a fare.

Di Benedetta Erasmo

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