Tempo di lettura: 2 Minuti

Pordenone: AAA cercasi insegnante di Chimica

Pordenone: AAA cercasi insegnante di Chimica

A Sacile, Alessandro Basso, Preside dell’Istituto Superiore del proprio paese è ricorso a Internet per cercare un insegnante di chimica, di cui era ri

Il Palazzo dell’ Enofilia è la nuova sede della scuola tecnica di San Carlo
Maturità 2017, entriamo nel vivo dell’ esame tra errori ed ansia
Immatricolazioni boom: anche l’Università italiana torna a crescere

A Sacile, Alessandro Basso, Preside dell’Istituto Superiore del proprio paese è ricorso a Internet per cercare un insegnante di chimica, di cui era rimasto sprovvisto, seguendo le orme della collega torinese che solo qualche settimana fa si era rivolta a Facebook per reclutare un insegnante di sostegno.

Mentre tutto intorno a noi sta cambiando, spesso in positivo, altre volte in negativo, non è da meno il mondo della scuola e dell’istruzione in generale che negli ultimi anni sta vivendo un momento di transizione, tra la vecchia e classica scuola all’italiana, generatrice di menti illustri che ci rappresentano in tutto il mondo e un sistema scolastico più moderno, non solo nella didattica e nei contenuti ma anche nella sua organizzazione.
Infatti, uno dei più grandi problemi che la scuola italiana sta vivendo negli ultimi anni si pone proprio alla base della scuola stessa: non si trovano insegnanti e quando ce ne sono, questi sono troppi. Sembrerà un paradosso ma, complice l’ultima riforma operata dal Governo Renzi riguardo la stabilizzazione degli insegnanti, mentre da una parte vi sono laureati/abilitati che per campare sono costretti a fare ore ed ore di supplenze e ripetizioni private senza vedersi mai assegnata alcuna cattedra, dall’altra vi sono, molti, posti vacanti un po’ in giro per tutta l’Italia, a discapito anche degli studenti.

Gli ultimi fatti sono chiarificatori di tale assurda situazione: ricorderemo sicuramente la storia di Maria Teresa Furci, la Preside di un istituto di Torino che dovette ricorrere a Facebook per cercare e trovare un insegnante di sostegno per la sua scuola in quanto nessuno figurava nelle graduatorie, totalmente vuote.
Bene, il caso non è rimasto isolato: forse proprio perché spronati dal successo conseguito dalla dirigente scolastica torinese, altri hanno seguito la stessa strada, come ha fatto il Dirigente Scolastico dell’Istituto Superiore di Sacile, Pordenone, rimasto senza un insegnante di Chimica. Dalle graduatorie nessun aiuto, vuote, completamente esaurite!

Niente panico, perché non fare come la collega torinese?

Infatti Alessandro Basso, questo il nome del preside friulano, grazie all’aiuto dei suoi collaboratori ha scovato su Internet un curioso annuncio di un ragazzo neolaureato che offriva lezioni di chimica: “Impartisco ripetizioni di Chimica”. Questo è il curioso, quanto mai attraente, messaggio postato su una pagina web locale che ha spronato il preside dell’istituto a contattare l’offerente.
Stabilito immediatamente l’appuntamento, colloquio positivo e il giorno dopo subito in cattedra, con una doppia soddisfazione sia da parte del giovane insegnante che della scuola, come ha commentato lo stesso dirigente: “Non sapevamo più cosa fare e così le mie collaboratrici hanno notato l’annuncio. Dopo un’ora questo giovane neolaureato era già in classe, davvero un ottimo acquisto sotto il profilo professionale”.

Una volta tanto la rivincita dei giovani, contro un sistema che sempre più li esclude e che nello specifico, nel settore scuola, fa acqua da tutte le parti: che sia Internet ad archiviare il tanto famigerato “concorsone”?

Di Lorenzo Maria Lucarelli

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0