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Fastcheckers: notizie false, dove trovarle e come combatterle

Fastcheckers: notizie false, dove trovarle e come combatterle

Appuntamento il 24 aprile a Milano per 100 ragazzi che parteciperanno ad un incontro durante il quale verrà spiegato cosa si intende per informazione

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Appuntamento il 24 aprile a Milano per 100 ragazzi che parteciperanno ad un incontro durante il quale verrà spiegato cosa si intende per informazione e come riconoscere quella vera da una fake-news.

Sapete cosa si intende con “fact-checking”? Tecnicamente si fa riferimento a tutto quell’insieme di strumenti e metodi utilizzati per verificare la veridicità di una notizia. Si tratta di un lavoro che è molto utilizzato, o almeno dovrebbe, nel mondo del giornalismo per riconoscere una bufala da una notizia pulita.
Perché ve ne sto parlando? Bene, come possiamo constatare quotidianamente, capita a tutti, a me per primo, di essere inghiottiti da innumerevoli notizie che ci vengono propinate per vere quando in realtà sono distorte se non addirittura false.

Con l’utilizzo dei social-media, poi, chiunque può inventarsi un fatto ed improvvisarsi giornalista, mettendo in giro news che nulla hanno a che fare con la verità e l’informazione. Aggiungendo, poi, un alto tasso di disattenzione, ignoranza e mancanza di spirito critico, facilmente una bufala riesce a raggiungere persone che a loro volta inoltrano ad altri la notizia sbagliata, creando quello che negli ultimi tempi è diventato un fenomeno a dir poco preoccupante, ossia le fake-news, passibili di produrre effetti inimmaginabili.
Proprio per evitare e cercare di delimitare tale fenomeno, negli ultimi tempi sono state lanciate diverse iniziative;

la prima che mi viene in mente è la campagna “BastaBufale” ideata dal Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, attraverso la quale la stessa ha voluto raccogliere almeno 10.000 firme, per portare il problema all’attenzione del Parlamento.

L’ultima iniziativa proposta, però, proviene da Factcheckers, un’associazione nata nel 2016 proprio per combattere la disinformazione, che ha previsto un interessantissimo workshop per martedì 2 aprile presso il palazzo di Sky a Milano. In quell’occasione, 100 ragazzi tra i 15 e i 18 anni seguiranno lezioni su come scovare una bufala sul web, attraverso la presentazione e la spiegazione di appositi strumenti da utilizzare. Come spiegano gli stessi organizzatori dell’iniziativa: “Negli ultimi mesi abbiamo messo a punto la parte metodologica con il supporto di Stefano Moriggi e Paolo Ferri, esperti di media education dell’Università di Milano-Bicocca. L’obiettivo è di proporre percorsi formativi strutturati per le scuole, studenti e docenti, ma anche per le famiglie dal prossimo anno scolastico”.
A prescindere dalle iniziative proposte, l’attenzione, lo spirito critico e la voglia di essere informati adeguatamente riguardano solo noi stessi: spetta infatti a noi per primi non lasciarci incantare da notizie false, distorte o tendenziose.

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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