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Droghe leggere: Torino chiede la legalizzazione

Droghe leggere: Torino chiede la legalizzazione

Per riportare al centro delle discussioni l’annoso problema della legalizzazione delle droghe leggere è stata organizzata nei giorni scorsi a Torino l

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Per riportare al centro delle discussioni l’annoso problema della legalizzazione delle droghe leggere è stata organizzata nei giorni scorsi a Torino la Cannabis Parade: enorme la partecipazione dei ragazzi.

29 aprile 2017: a Torino va in scena la Cannabis Parade. Parliamo di una manifestazione promossa dal network nazionale antiproibizionista “Fine del Mondo Proibizionista” per chiedere la legalizzazione delle droghe leggere.
Tantissimi ragazzi per le strade del capoluogo piemontese che ballano trasportati da musica ad alto volume e birre ghiacciate.

L’organizzazione è composta da camion, carri e roulotte che scortano il corteo per ben sei tappe in giro per la città. Ad ognuna si interviene parlando ai microfoni.
L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così delicato, quello della legalizzazione delle droghe leggere, per tenere fuori la criminalità organizzata ed abbattere il forte muro di repressione.

“Nella città delle mafie e del perbenismo – urlano a squarciagola gli organizzatori – squarceremo i veli dell’ipocrisia proibizionista e ricordare tutte le sue vittime: nel 2016 oltre 13 mila denunciati, uno sforzo repressivo enorme e senza effetto”.
Tanti, tantissimi ragazzi, anche giovanissimi, fanno ormai uso delle droghe leggere, a partire dalle “canne” consumate in compagnia. Per farlo, per reperire le sostanze necessarie, ricorrono al “mercato nero”, che tanto nero non è dato che sono tanti i ragazzetti che, anche alla luce del sole, ti avvicinano con fare insospettabile per offrirti la loro merce. Ecco, per fumare una canna, spesso i giovanissimi devono ricorrere a persone che non conoscono, alle volte gente di cui non fidarsi, non conoscendo nemmeno la provenienza della sostanza. I rischi li conosciamo tutti.

Anche per questo, oltre che per superare il velo d’ipocrisia che condanna la cannabis allo stesso modo della cocaina o dell’eroina, si chiede la legalizzazione delle droghe leggere. Non sarebbe tanto più sicuro potersi coltivare la piantina a casa, senza rischiare la contaminazione con sostanze ancora più nocive, nonché di entrare in contatto con persone sconosciuto e poco raccomandabili?

Una volta legalizzate le droghe leggere, spetterà ad ognuno di noi, con la coscienza e conoscenza che ci rendono uno diverso dall’altro, decidere se farne uso o meno. Infatti, come dimostrano le statistiche dei paesi dove la legalizzazione delle droghe leggere è già avvenuta, le logiche proibizionistiche non sempre portano dove si vorrebbe, tanto che in quei paesi il tasso di consumo è diminuito, anche se leggermente, soprattutto tra gli adolescenti.

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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