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La generazione dei millenials è sempre più richiesta dalle aziende

La generazione dei millenials è sempre più richiesta dalle aziende

La caratteristica dei millenials è che sono giovani, sempre connessi e attivi, vogliono scoprire cose nuove e sono intraprendenti e volenterosi. Ques

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La caratteristica dei millenials è che sono giovani, sempre connessi e attivi, vogliono scoprire cose nuove e sono intraprendenti e volenterosi.

Questo è quello che è emerso da varie indagini in merito a questa generazione, quella dei nati fra gli anni 80’ e i 2000. Le aziende di tutto il mondo stanno cercando questo tipo di persone da assumere ed introdurre fra i proprio dipendenti. Si pronostica che negli Stati Uniti nel 2020 questi ragazzi saranno il 51% della forza lavoro.

 

Certo, è un dato che genera un po’ di sconforto se pensiamo alle metriche italiane, infatti lo scorso anno i millenials occupati erano solamente il 5% della forza lavoro, anche se sembra che alcune imprese come Fluidmesh, FourStars, Luxottica, Movym e Tanaza abbiano deciso di incentivare il lavoro di questi ragazzi.
Chiara Grosso, la presidente di FourStars, che ha condotto alcune indagini in merito a questa tematica, ha dichiarato infatti che le piace lavorare con i millenials perché “lavorano per vivere e non vivono per lavorare, sognano uno stile di vita più che una professione, hanno bisogno di credere in ciò che fanno, sono idealisti, credono nella meritocrazia riconoscono un capo autorevole, non autoritario.”

Queste belle considerazioni sulla generazione Y sono condivise anche da Peter Fleming, professore presso la Cass Business School londinese di Business e Society. Chiara Grosso evidenzia però il problema che non sempre i millenials sembrano essere fedeli e pazienti e sono spesso volubili. Da una ricerca del Financial Times è emerso poi le donne millenials hanno molta più convinzione di riuscire a raggiungere delle posizioni di maggior successo rispetto alle donne che le hanno precedute.

Insomma emerge un quadro molto positivo per quando riguarda i giovani ed anche se in Italia sembra che stiamo un po’ indietro rispetto al resto del mondo, ci sono buone speranze di ripresa anche per noi.

#FacceCaso

Di Sara Fiori

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