Tempo di lettura: 1 Minuti

Klunni The Clown, alla scoperta del cortometraggio di due ragazze ambiziose

Klunni, il clown ideato da Sara Colonnelli e Francesca Conte, è la produzione di un thriller psicologico italiano. Andiamo a vedere come il dramma pre

Pantani, un uomo in fuga
Selfie, ci mancava solo il 3D
Giustizia fatta all’Università di Chieti: interdetti rettore e direttore generale

Klunni, il clown ideato da Sara Colonnelli e Francesca Conte, è la produzione di un thriller psicologico italiano. Andiamo a vedere come il dramma prende vita nell’arte.

Partiamo dalle ideatrici di Klunni The Clown: Sara Colonnelli e Francesca Conte.

  1. La prima a soli 26 anni vanta la pubblicazione di due romanzi e due premi internazionali: Premio Troisi e Premio Crocitti, oltre a una esperienza come speaker e sceneggiatrice.
  2. La seconda invece, 23 anni, è laureata in Storia del Cinema e nel 2015 è stata la giornalista più giovane alla biennale di Venezia. Dal 2016, sempre quest’ultima, è stata parte dello staff alla Festa del Cinema di Roma.

Un amore in comune, il cinema, che le ha spinte a pensare di creare questo thriller psicologico, dopo studi e accurate ricerche, supportate da un team di molti artisti aderenti al progetto e i fan del genere. Per farvi meglio un’idea, ecco la loro pagina Facebook.

Dove vuole arrivare l’opera? Nel dramma della pedofilia, con l’analisi dei danni del trauma che rimane sepolto nella mente e riaffiora con i ricordi, scatenando vendetta e tanta altra violenza.

Del resto la storia di Klunni è quella di cinque studenti di criminologia che hanno a che fare con l’omicidio del loro professore, ricollegato alle molte vittime di un serial killer.

Un assassino che conosce le loro debolezze e i loro errori, sfruttandoli per il gusto di manipolare la gente. Lo sviluppo poi si articola intorno a un trauma che annebbia la mente dell’assassino. Una violenza che ha subito all’età di 7 anni: lo stupro.

Un thriller quindi, ma soprattutto una retrospettiva psicologica su un aspetto della vita di molti che spesso ne condiziona l’esistenza. Una nuova veste per parlare di un argomento tabù.

Le ragazze stanno tentando di autofinanziarsi il più possibile. Proprio per questo hanno pensato ad una campagna di crowdfunding  di cui vi lascio il link QUI.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0