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Che ne dite di una scuola aperta tutta l’ estate?!

Che ne dite di una scuola aperta tutta l’ estate?!

Dal Ministero dell’Istruzione si comincia a pensare alla possibilità di sfruttare le strutture scolastiche per offrire opportunità diverse a tutti i g

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Dal Ministero dell’Istruzione si comincia a pensare alla possibilità di sfruttare le strutture scolastiche per offrire opportunità diverse a tutti i giovani.

Le scuole sono appena finite e c’è già chi pensa di tenerle aperte anche tutta l’ estate!!

Scherzi a parte. L’idea delle scuole aperte nei mesi estivi potrebbe essere un’ottima opportunità per tutte quelle famiglie che non possono permettersi costose alternative, quali vacanze studio in giro per il mondo o vari corsi di lingue/informatica/chi più ne ha più ne metta.

È stata la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli a parlare di scuole aperte durante i mesi estivi. Ha affermato che è in corso l’elaborazione di un piano che probabilmente vedremo attivarsi a partire dall’estate prossima.

L’idea è quella di una scuola senza docenti. Al loro posto, delle associazioni scelte tramite bando pubblico, potrebbero occupare le strutture scolastiche per offrire corsi formativi, attività educative e ludico-sportive.

L’idea della Ministra nasce dalla richiesta di centinaia di genitori che non riescono a permettersi alternative costose per i loro figli. In realtà non è la prima volta che il ministero si occupa di questo tema, prima della Ministra Fedeli anche il Ministro Poletti aveva provato ad attivare una soluzione per mantenere le scuole aperte ottenendo scarsi risultati. Vedremo se questa sarà la volta buona!

Molti paesi europei, in particolare quelli del nord, hanno già attivato iniziative di questo tipo proprio per cercare di eliminare le differenze tra i giovanissimi. Per permettere a tutti di avere le stesse opportunità. Esempi validi da cui prendere spunto sono la Finlandia, la Germania e ci sta pensando anche la Francia di Macron.

Ovviamente non mancano le polemiche. Una parte dei genitori rappresentata dall’Associazione Italiana genitori non è d’accordo. Questi sostengono che le scuole rischierebbero di diventare un “deposito” o un “parcheggio” per i bambini.

Molti altri, invece, sostengono che se dovessero essere attivati corsi estivi all’interno delle scuole, questi dovrebbero essere organizzati e gestiti con cura. Sarebbe importante che fossero offerte delle opportunità valide e non scadenti.

In caso contrario invece di eliminare le differenze queste verrebbero ad accentuarsi.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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