Tempo di lettura: 1 Minuti

Sardegna ForMed, un progetto che funziona

Sardegna ForMed, un progetto che funziona

A Sassari la laurea dei primi nove studenti maghrebini. Vengono dal Maghreb, come tanti giovani connazionali che sfidano le avversità del mare per un

I giovani disoccupati che non vogliono muoversi da casa
Aperte le immatricolazioni all’Università di Palermo!
LUMSA DIGITAL HUB: l’incubatore siciliano dedicato al cibo

A Sassari la laurea dei primi nove studenti maghrebini.

Vengono dal Maghreb, come tanti giovani connazionali che sfidano le avversità del mare per un futuro migliore, per una vita degna di essere vissuta. Per loro adesso, c’è un progetto chiamato ” Sardegna ForMed ” Non hanno dovuto affrontare né mancanza di cibo né acqua, nè il costante pericolo di non farcela, né la crudeltà degli scafisti. Niente di tutto questo per fortuna: tuttavia, meritevole di essere raccontato.

Sono studenti: hanno fronteggiato esami, magari con poche ore di sonno sulle spalle, per ottenere l’ambito traguardo della laurea. Sono in nove, sette donne e due uomini, provenienti da Algeria, Tunisia, e Marocco. Hanno potuto seguire corsi di studio in Italia grazie al progetto ” Sardegna ForMed”,che due anni dopo l’avvio, ha regalato ai giovani maghrebini un momento emozionante nell’ateneo di Sassari.

Un’iniziativa che si è rivelata essere intelligente e vincente. Presentata al Parlamento europeo il 31 Marzo, ha l’obiettivo di promuovere il livello di internazionalizzazione dei due Atenei sardi, Sassari e Cagliari, attraverso lo stanziamento di 100 borse di studio per studenti provenienti da Marocco, Algeria, Tunisia.

Il senso del progetto è spiegato ancor meglio dalle parole del Rettore: “Crediamo nelle contaminazioni positive, nel confronto, nell’ apertura e siamo certi che il territorio tutto potrà beneficare dalla presenza dei nostri studenti della sponda sud del Mediterraneo”.

Visto il successo, c’è la volontà da parte di tutti, di rendere il programma sperimentale un’opportunità permanente. Dal presidente della Fondazione di Sardegna, che ha garantito i finanziamenti a quello di UniMed, Unione delle università del Meditarraneo, nessuno escluso.

Si punta sia sotto il profilo più strettamente universitario che partecipativo: presto infatti, ci sarà il benvenuto a Paesi come Libano e Giordania e la costituzione di nuovi titoli internazionali.

Tra i laureati, particolarmente interessante la storia di Mohamed Jendoubi, tunisino di 30 anni che ha scelto di dedicare la tesi di laurea ad un progetto che a breve potrebbe entrare presto nel dibattito politico di Sassari.

Lo studente infatti, ha elaborato un progetto di pianificazione delle valle del Rosello. Un modo per testimoniare in piccolo una partecipazione attiva alla realtà cittadina, segno di un’esperienza intensa e non banale.

#FacceCaso

Di Luca Pennacchia

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0