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I rifugiati non pagheranno alcuna tassa universitaria

I rifugiati non pagheranno alcuna tassa universitaria

È questo il contenuto del bando che il Ministero dell’Interno ha deciso di pubblicare: i vincitori, solo se soggetti a protezione internazionale, quin

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È questo il contenuto del bando che il Ministero dell’Interno ha deciso di pubblicare: i vincitori, solo se soggetti a protezione internazionale, quindi rifugiati, saranno esenti da qualsiasi spesa universitaria per garantire loro il diritto allo studio.

Che cosa pensereste se vi dicessero che l’università è gratis, che non la pagherete?

Ovviamente non ci credereste, io per primo non ci crederei, sarebbe una vera e propria utopia dopo anni e anni passati a pagare tasse universitarie, tra bollettini, termini e more.

Per noi italiani sarebbe impossibile, o per lo meno molto difficile, ma non per i tantissimi rifugiati che godono di protezione internazionale, loro le tasse universitarie, a partire dall’anno 2017/2018, non le pagheranno. A deciderlo è il Ministero dell’Interno che insieme alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e all’Associazione degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario hanno deciso in tale senso.

Più precisamente hanno scelto di pubblicare un bando riservato agli studenti titolari di protezione internazionale che, per i vincitori, prevede l’esonero dalle tasse e dai contributi universitari, dal vitto e dall’alloggio.

Tutti coloro che non godono dello stato di rifugiato pagheranno regolarmente le tasse, secondo la fascia reddituale di appartenenza, come previsto dalle singole università (pochi sono gli italiani che riescono ad ottenere l’esenzione completa).

L’iniziativa, come è comprensibile, ha destato più di qualche malumore, vista la situazione di crisi che anche gli italiani si trovano a dover sopportare. Tra i primi Fabrizio Santori, Consigliere Regionale del Lazio per Fratelli d’Italia, partito da sempre vicino alla tutela dei cittadini italiani.

Tanti nostri giovani sono costretti a lasciare casa e a fare i pendolari spesati con sacrificio dalle famiglie, dall’altra parte si riservano borse di studio a copertura totale per i migranti. Un’assurdità tutta italiana, che riserva una formazione gratuita agli stranieri penalizzando gli studenti italiani togliendo loro risorse e opportunità […] una beffa che si aggiunge ai continui corsi di formazione informatica finanziati dalle Regioni rivolti agli immigrati o ai tanti, troppi privilegi di cui usufruiscono grazie al business che gira intorno all’accoglienza” – afferma Santori.

E tu cosa ne pensi?

#FacceCaso

 

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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