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Inchiesta per le cattedre pilotate: non solo clientelismo ma anche sesso in cambio di…

Inchiesta per le cattedre pilotate: non solo clientelismo ma anche sesso in cambio di…

L’enorme inchiesta denominata "Chiamata alle armi" che sta riguardando numerose cattedre pilotate di diritto tributario dell’Università italiana ha po

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L’enorme inchiesta denominata “Chiamata alle armi” che sta riguardando numerose cattedre pilotate di diritto tributario dell’Università italiana ha portato alla luce un sistema fatto di favori, “logiche territoriali”, “doppiogiochismi”, “omertà”, “accordi tra concorrenti”, “trattative” e a volte anche sesso in cambio di…

L’ inchiesta giudiziaria che ha ad oggetto il sistema clientelare predisposto da alcuni professori universitari di diritto tributario su tutto il territorio nazionale si fa sempre più calda.

I sistemi clandestini e opachi sottesi alla spartizione delle cattedre stanno lentamente venendo alla luce. È partito tutto da Philip Laroma Jezzi, ora professore associato di diritto Tributario e al tempo dei fatti ancora ricercatore presso l’Università di Firenze, che ha deciso di rompere il muro di omertà e favoritismi che governa in alcuni casi il meccanismo di spartizione delle cattedre di diritto tributario un po’ in tutta Italia.

Lui, infatti, ha fornito agli inquirenti una registrazione di ciò che si era sentito dire da un collega, Pasquale Russo anche lui docente di diritto Tributario presso l’Università di Firenze.

Non che nessuno sapesse niente fino ad ora, perché non è novità alcuna la constatazione che l’Università italiana è purtroppo, in certi (molti) ambienti, anche nepotismo, raccomandazione, politica e giochi di potere, ma fino ad ora mai si era assistito ad un sistema così ben oliato e collaudato.

“Non è che si dice è bravo o non è bravo. No, si fa: questo è mio, questo è tuo, questo è tuo, questo è coso, questo deve anda’ avanti per cui […] Così ti giochi la carriera. Invece se accetti, ti facciamo scrivere un paio di articoli così reimposti il tuo curriculum e vieni abilitato nella prossima tornata […] la logica universitaria è questa (…) un do ut des, tu mi dai questi a Napoli e io do… funziona così” – si sente affermare Pasquale Russo nella registrazione chiave per le indagini.

L’apertura delle indagini ha portato all’emissione del provvedimento di custodia cautelare per ben 7 indagati, la sospensione di altri 22, per altri invece si sta aspettando l’interrogatorio da parte del gip, per un totale di 59 indagati provenienti da diversi atenei italiani, dal Nord al Sud.

Ulteriori indiscrezioni provenienti dall’ inchiesta “Chiamata alle Armi” suggeriscono anche di rapporti sessuali in cambio di favori nei concorsi, così sgretolando sempre più quello che dovrebbe essere il concorso, un sistema improntato alla trasparenza e meritocrazia.

Senza dubbio esiste una gran parte dell’organico docente che presta il proprio servizio nell’Università italiana con dedizione, serietà e diligenza, e anche chi scrive ha avuto modo di provarlo di persona. Purtroppo però, e non è solo una congettura, il sistema clientelare sul quale si sta indagando in merito alle cattedre di diritto tributario potrebbe essere molto più esteso di quanto si pensa e riguardare anche altre materie e settori, sui quali, sicuramente, gli inquirenti avranno modo di indagare.

Un’ultima breve riflessione è necessaria: al netto dei fatti che stanno venendo fuori, sarebbero queste le persone deputate alla formazione dei ragazzi, futuri professionisti (soprattutto se legali)? Le stesse che, in buona parte, sicuramente hanno anche aderito allo sciopero dei docenti universitari? Con quale coraggio?

#FacceCaso

Di Lorenzo Maria Lucarelli

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