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Uganda: l’incredibile storia di Suor Rosemary che salva le ragazze vittime di violenze

Uganda: l’incredibile storia di Suor Rosemary che salva le ragazze vittime di violenze

Suor Rosemary, aprendo una scuola, dona speranza alle ragazze che vengono ripudiate dalle loro stesse famiglie perché vittime delle razzie di Joseph K

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Suor Rosemary, aprendo una scuola, dona speranza alle ragazze che vengono ripudiate dalle loro stesse famiglie perché vittime delle razzie di Joseph Kony.

Da una piccola scuola ugandese, Suor Rosemary, ha creato un grande progetto di vita e speranza per centinaia di giovani ragazze. Grazie al grandioso progetto è stata inserita dal Time nella lista delle 100 donne più influenti al mondo.
Vediamo cosa è successo in breve.

Suor Rosemary è stata inserita da Time tra le 100 donne più influenti al mondo.

Joseph Kony

Joseph kony è un fanatico e guerrigliero ugandese, un vero criminale, una delle persone più ricercate al mondo. Ha creato un movimento chiamato Lord’s Resistance Army o LRA (“Esercito di Resistenza del Signore”) che ha come fine ultimo quello di ripristinare i Dieci comandamenti. Kony ha creato un esercito in Uganda, i suoi guerriglieri rapiscono dai villaggi bambini e ragazze che poi vengono obbligati ad uccidere per “purificare la razza“. Le ragazze vengono stuprate, messe incinta e spesso uccise.

La scuola di Suor Rosemary

Alcune delle ragazze rapite dai guerriglieri di Kony riescono a scappare, una volta tornate dalle loro famiglie, però, vengono ripudiate insieme ai loro figli perchè impure e nessuno vuole più averci a che fare.
Suor Rosemary quando fu trasferita in Uganda venne assegnata ad una piccola scuola nel paesino di Gulu; lì incontrò le prime ragazze sopravvissute alle razzie di Kony. A quel punto, decise di trasformare quel luogo in posto di accoglienza per tutte le ragazze alle quali la vita era stata distrutta doppiamente: prima dai guerriglieri e poi dal ripudio delle famiglie. Cominciò ad insegnare loro l’arte della sartoria.

Gulu, paese ugandese dove si trova la scuola di Suor Rosemary. Foto scattata ad Agosto 2017 da mia madre, Tiziana Perinato, durante un viaggio in Uganda.

L’annuncio alla radio

Suor Rosemary annunciò il suo nuovo progetto alla radio ugandese, da quel momento centinaia di ragazze cominciarono ad affollare la sua piccola scuola di sartoria. Cominciarono anche ad arrivare aiuti dall’estero, soprattutto dagli Stati Uniti, fondamentali per il mantenimento della scuola.

Mercato ugandese. Foto scattata ad Agosto 2017 da mia madre, Tiziana Perinato, durante un viaggio in Uganda.

Dalla disperazione alla moda di lusso

Gli aiuti americani sono stati fondamentali per la scuola di Gulu e il futuro del progetto di Suor Rosemary. Le ragazze impararono a creare delle borsette con le linguette di lattine usate. I loro prodotti vennero esportati in America e venduti come oggetti di lusso.
Ecco dunque che la scuola di sartoria di Suor Rosemary continua a salvare ogni giorno la vita a tante ragazze e ridona loro una speranza e soprattutto un futuro.

Sulla storia di Suor Rosemary è stato scritto un libro intitolato “Cucire la speranza. La donna che ridà dignità alle bambine soldato“.

Libro “Cucire la speranza. La donna che ridà dignità alle bambine soldato”

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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