Essere giovani non significa essere felici. Vediamo quali sono gli ingredienti della felicità e come fare per sentirsi vivi e realizzati. Un rapporto
Essere giovani non significa essere felici. Vediamo quali sono gli ingredienti della felicità e come fare per sentirsi vivi e realizzati.
Un rapporto dell’Osservatorio Giovani mette in luce quanto i giovani non siano proprio tutti felici. Emergono delle tendenze tra coloro che si sentono felici che potrebbero essere un’ispirazione per migliorarsi e sentirsi meglio. Queste tendenze diventeranno i nostri “ingredienti della felicità”
Ecco dunque quali sono gli ingredienti della felicità:
- Conciliare lo studio con qualche lavoretto
I dati ci dicono che la fetta più ampia di giovani che si sentono felici è composta da coloro che studiano e lavorano. La sensazione di soddisfazione di coloro che riescono a conciliare le due attività contribuisce alla felicità di questi ragazzi. - Lavorare
Si sentono molto felici anche i giovani che lavorano. Sia coloro che già hanno completato il percorso di studi e hanno iniziato a lavorare; sia coloro che hanno deciso di interrompere gli studi perché quella non era strada giusta. - Studiare
Anche studiare contribuisce alla felicità e alla realizzazione di un ragazzo. Dover continuamente impegnarsi per raggiungere dei risultati è importante per i giovani. Anche il fatto di accrescere ogni giorno le proprie conoscenze dà molta soddisfazione. - Instaurare forti relazioni con la famiglia e gli amici
I dati ci assicurano che i giovani più felici riescono a creare attorno a loro una tela di relazioni forti. È importante per un ragazzo avere dei punti di riferimento sia all’interno della famiglia sia tra le amicizie. Le relazioni sono fondamentali perché permettono a noi giovani di avere una sensazione di sicurezza e di serenità.
La situazione da evitare per essere felici
È chiaro come il risultato della ricerca: i ragazzi più felici in assoluto sono coloro che si mantengono impegnati. Infatti la caratteristica che accomuna la maggior parte di coloro che si ritengono infelici è il “non fare nulla”, ritrovarsi in quella situazione in cui né si studia né si lavora. Tutto ciò che dobbiamo sforzarci di evitare, per mantenere o costruire la nostra felicità, è il ritrovarsi in una situazione di stallo, in cui ci ritroviamo a non far nulla. La noia potrebbe essere micidiale.
La regola è semplice: impegnarsi e mantenersi impegnati per sentirsi felici ed orgogliosi di noi stessi!
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