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Dal 2018 il Geoblocking non ci fermerà più

Dal 2018 il Geoblocking non ci fermerà più

All’inizio del nuovo anno scatta l’abolizione de Geoblocking. In questo modo potremmo acquistare online da qualsiasi sito europeo senza rischi legali.

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All’inizio del nuovo anno scatta l’abolizione de Geoblocking. In questo modo potremmo acquistare online da qualsiasi sito europeo senza rischi legali.

È una nuova caduta delle frontiere per l’Europa, anche se stavolta è il Geoblocking a cedere il posto alla libertà di commercio. Adesso il mercato digitale si fa comune, così l’acquisto di prodotti e servizi a partire dal 2018 non si fermerà al nostro paese. Se un cliente italiano vedrà che un prodotto conviene di più su un sito di elettronica svedese potrà procedere all’acquisto, senza incappare in nessun problema. Ma anche comprare ad esempio dal sito di un museo tedesco da casa, e molto altro.

Era questo uno degli obiettivi dell’ultimo anno dell’Ue, soprattutto dopo l’indagine compiuta dalla società Gfk. Ha rilevato come su 72 siti di ecommerce, tra i più popolari per prodotti, ben il 63% aveva dei blocchi geografici. In sei casi su 10 non era possibile concludere l’acquisto, ma si veniva fermati al momento del pagamento.
Addirittura nel tentativo di prenotare un volo o prenotare un’automobile il 13 e 11% delle volte sono finiti reindirizzati su siti nazionali, che però offrivano prezzi diversi.

Un passo decisivo per il continente europeo nel tentativo di uniformare il mondo digitale dell’ecommerce rispettivamente nel 13% dei casi e nell’11% delle volte gli utenti sono stati spediti su un altro sito, che offriva prezzi diversi. Nel 27% dei casi non si sono potuti registrare online.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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