Studi pubblicati da Pnas analizzano le probabilità di diventare gay avendo fratelli maggiori in famiglia. Ma è una supposizione affidabile? Gay con f
Studi pubblicati da Pnas analizzano le probabilità di diventare gay avendo fratelli maggiori in famiglia. Ma è una supposizione affidabile?
Gay con fratelli maggiori. Quanti siete? Alzate la mano, così cominciamo a vedere che percentuale di verità c’è dietro l’indagine di Pnas, team di scienziati canadesi e americani.
Nella psicologia tale coincidenza è un fenomeno confermato da anni, appunto l’omosessualità direttamente proporzionale ai fratelli maggiori in casa.
Ma loro sono andati ad analizzare la questione in maniera scientifica. Tutto dipenderebbe a loro parere dal sistema immunitario della madre, il quale reagisce a una proteina legata al cromosoma Y, determinante nello sviluppo cerebrale del feto, evento che diventa sempre più probabile con ogni gestazione maschile.
Così una coincidenza tra sistema immunitario materno, cervello fetale maschile e vita prenatale che si incrociano determinando tali valori.
I numeri dell’esperimento sono di 142 donne e i loro campioni di sangue, tutte madri di figli omosessuali, oltre a 12 uomini tra i 18 e gli 80 anni.
Proprio con questi soggetti femmine c’erano più concentrazioni plasmatiche rispetto agli uomini. Gli autori hanno riscontrato anche che le madri di figli omosessuali, in particolare di quelli con fratelli maggiori, avevano livelli significativamente più alti di anti-NLGN4Y rispetto ai controlli. Quest’ultima è una proteina prodotta da un gene presente sul cromosoma Y e che è coinvolta nello sviluppo del cervello maschile.
Con queste considerazioni potrebbe essere quindi una correlazione tra risposta immunitaria materna a NLGN4Y e orientamento sessuale dei figli maschi.
Una spiegazione che dimostrerebbe “la crescita in alcune madri di anticorpi contro una proteina legata all’Y, importante nello sviluppo del cervello maschile. Effetto che va ad aumentare a ogni gestazione maschile, modificando le strutture cerebrali che sottostanno all’orientamento sessuale dei figli nati dopo” nelle dichiarazioni degli scienziati stessi.
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