Uno studio canadese su giovani tra i 12 e 24 anni ha dimostrato l’elevato rischio di consumo degli energy drink. Il problema per la salute risiede nel
Uno studio canadese su giovani tra i 12 e 24 anni ha dimostrato l’elevato rischio di consumo degli energy drink. Il problema per la salute risiede nelle tante sostanze che ignoriamo.
Energy drink, uno tira l’altro, soprattutto per darci ipotetica forza e farci restare svegli nei momenti più stressanti. Ma è pur vero che da anni stiano circolando informazioni scientifiche sulla nocività di tali prodotti. Della serie: Redbull ti mette le ali, ma pure accelerare il battito cardiaco…
Sta di fatto che sui ragazzi tra i 12 e 24 anni si sono concentrati studi ancora più approfonditi in merito agli effetti collaterali. Una ricerca condotta dagli scienziati della Waterloo University, Ontario, Canada, ha preso a campione 2.055 giovani studenti.
I risultati sono sconfortanti. Di questi il 55,4% ha riferito di aver avuto effetti negativi sulla salute. Di questi ben il 24,7% ha parlato di battito cardiaco accelerato, il 24,1% di difficoltà nel dormire e 18,3% mal di testa. Altri sintomi sono stati nausea, vomito, diarrea, dolori cardiaci e un 5% di aver richiesto assistenza medica.
L’autore ha poi precisato. “Il numero di effetti sulla salute osservati nel nostro studio suggerisce che si dovrebbe fare molto di più per limitare il consumo di queste bibite, soprattutto tra i bambini e gli adolescenti. Ma, al momento, non ci sono restrizioni sull’acquisto degli energy drink da parte dei bambini, ma anzi vengono venduti nei supermercati e alcune pubblicità sono addirittura destinate ai bambini”.
Polemiche continue e apertissime quindi su un prodotto sempre più riconosciuto come pericoloso. E non è certo la caffeina presente ( la quantità di un espresso ) ad essere il male reale.
Ci sono taurina, guaranina, maltodestrina, carnitina, ginseng, mate, zuccheri come glucuronolattone, metilxantine e vitamine B. proprio questo bilanciamento sconosciuto crea le ovvie polemiche che emergono.
Attenti al consumo quindi, perché nonostante non sia scritto sull’etichetta, i problemi che possono derivarne sono molti.
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