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Miur, ecco il decreto per i dottorandi

Miur, ecco il decreto per i dottorandi

Con una nota su Twitter il ministro Fedeli ha mostrato il decreto che aumenta di 125 euro la borsa dei dottorandi. Subito divisioni sulla portata dell

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Con una nota su Twitter il ministro Fedeli ha mostrato il decreto che aumenta di 125 euro la borsa dei dottorandi. Subito divisioni sulla portata dell’iniziativa.

Aumento giusto o troppo basso? Parte subito la divisione sui dottorandi e la cifra aggiuntiva concessa con un decreto del ministro Fedeli.
Dopo 10 anni è infatti arrivato l’atteso aumento della borsa per il dottorato, che passa da 1000 euro netti al mese a 1.132 euro. La Fedeli ne ha firmato qualche giorno fa il decreto con cui l’aumento dell’importo minimo della borsa entra in vigore.

L’ultima legge di bilancio ha infatti stanziato 20 milioni per questo motivo, non abbastanza secondo molti, ma almeno qualcosa rispetto ad anni di crisi e stallo.
A decorrere dal primo gennaio di quest’anno l’importo annuo della borsa per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca passerà da 13.638,47 a 15.343,28 euro. Il tutto, come definito dall’articolo 1 del decreto, “al lordo degli oneri previdenziali a carico del percipiente”.

All’articolo 2 troviamo un’altra informazione importante. Infatti resta valido l’incremento del 50% dell’importo “in proporzione ed in relazione ai periodi di permanenza all’estero presso università o istituti di ricerca”.
Con questi criteri si sancisce l’aumento mensile di 125,86 euro, e gli atenei si dovranno adeguare da subito.

Se qualche parere critico c’è stato, l’Adi, l’associazione dei dottori e dottorandi italiani, ha usato parole di soddisfazione. “Si tratta di un grande risultato e una giornata storica per i dottorandi, che ottengono un importante riconoscimento del valore del proprio percorso formativo e di lavoro. Era da 10 anni che la borsa di dottorato non veniva aumentata a livello nazionale, quando nel 2008 grazie a una campagna dell’Adi l’importo minimo era stato portato da 800 euro a poco più di mille euro”.

Quindi una vittoria per i dottorandi, che vedono riconosciuto il proprio lavoro in termini economici un minimo maggiore rispetto a quanto non sia la situazione attuale.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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