Tempo di lettura: 1 Minuti

Concerti e Festival in pandemia: alcuni paesi dicono che “Si può fare!”

Concerti e Festival in pandemia: alcuni paesi dicono che “Si può fare!”

Mentre l’Europa cerca di immunizzare, c’è chi riparte con il mondo dal vivo, tra concerti e festival, il tutto a misura di pandemia... Uno dei settor

Bambini in quarantena: arriva il cartone dell’Uni S.Raffaele che spiega la pandemia
La scuola italiana salvata dagli studenti stranieri
La scuola mista per eccellenza Sabin ristruttura il cortile all’insegna “dell’integrazione”

Mentre l’Europa cerca di immunizzare, c’è chi riparte con il mondo dal vivo, tra concerti e festival, il tutto a misura di pandemia…

Uno dei settori che piano piano si sta spegnendo a causa del covid è proprio lo spettacolo “dal vivo”, come ad esempio concerti e festival in cui, solitamente, ci si ricorda come vi si arriva, ma non come si ritorna a casa

Eppure, grazie a delle sperimentazioni che vengono messe in atto da altri paesi, forse possiamo cominciare a tirare un sospiro di sollievo e sperare di ritornare a ballare e cantare a squarciagola dimenticandoci delle distanze.

In particolar modo, sia in Spagna che in Olanda sono stati finanziati due progetti che prevedono degli assembramenti in tutta sicurezza (nonostante in Stati come la Russia, già siano state riaperte le discoteche a gennaio).

Ma di cosa stiamo parlando?
In una cittadina vicino Amsterdam è stato promosso il festival Fieldlab con circa 1500 partecipanti, i quali hanno potuto cantare e ballare, come non ci fosse un domani, proprio senza mascherina.

L’unica regola?
Risultare negativi al tampone all’ingresso, difatti sono stati isolati solo pochi casi.

Simile è stata la dinamica in Spagna, il primissimo concerto post-pandemia della band Love of Lesbian ha fatto riunire tantissimi fans sotto il palco, con un’unico accorgimento: indossare la mascherina FFp2, quindi si è stati a cantare ovattati dalle mascherine, ma comunque felici.

Che il futuro vada oltre il virtuale?
Questo non ci è dato saperlo, il massimo che ci si può permettere al momento sono i concerti live su Youtube, nonostante po’ tutti speriamo che questi esperimenti possano portare ad un miglioramento…

Tra il parlare di passaporto vaccinale, e di bimbi che nascono con gli anticorpi, grazie alle madri che si sono vaccinate durante la gravidanza, a noi giovany non resta che sentirci come quell’escavatore egiziano che tenta di liberare il canale di Suez dalla nave cargo Ever Given, mentre la nostra vita scorre e non possiamo andare da nessuna parte a causa di questo piccolo ostacolo…

Probabilmente saremo anche testimoni di party di ultra ottantenni vaccinati che si scatenano, e potrebbe diventare anche un nuovo mercato in cui investire nel futuro: eventi per gli ultra-boomers

La realtà è che non ci resta che passare anche questa Pasqua in zona rossa, grigliando sui balconi.

#FacceCaso

Di Alessia Sarrica

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0