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8 marzo, festa vera o semplice contentino?

8 marzo, festa vera o semplice contentino?

Oggi è l'8 marzo e come da tradizione si festeggiano le donne. Eppure le donne hanno davvero poco da festeggiare, vediamo perché. Da oltre 30 anni l'

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Oggi è l’8 marzo e come da tradizione si festeggiano le donne. Eppure le donne hanno davvero poco da festeggiare, vediamo perché.

Da oltre 30 anni l’8 marzo coincide con la Giornata Internazionale delle Donne. Come molti di voi sapranno si tratta di una festa popolare riconosciuta dall’ONU nel 1977 per celebrare il raggiungimento dei diritti delle donne di tutto il mondo.

Per queste ultime, però, l’8 marzo ha un significato che va al di là della “semplice” conquista dell’emancipazione femminile. Per le donne questa ricorrenza rappresenta l’evoluzione che le ha portate dall’essere degli oggetti all’essere, al pari degli uomini, delle vere e proprie lavoratrici.

O almeno così dovrebbe essere. Già, perché nonostante la parità dei sessi che la Giornata Internazionale delle Donne si propone di celebrare, le discriminazioni nei confronti del genere femminile esistono ancora, specialmente nel mondo del lavoro.

Stando ad Almalaurea, infatti, pur ottenendo risultati scolastici migliori, le donne guadagnano in media il 10% in meno rispetto a ciò che spetta ai loro colleghi uomini. Addirittura, secondo il consigliere ONU Anuradha Seth in nessun Paese del mondo gli stipendi delle donne sono uguali a quelli degli uomini.

Lo stesso discorso vale per il tasso di occupazione: 89% per gli uomini; appena 81% per le donne. Una percentuale che si abbassa drasticamente se prendiamo in considerazione soltanto le donne-madri: 61%.

Oltre all’avere figli, anche la sola possibilità di portarli in grembo rappresenta un sostanziale “handicap” per tutte le donne in cerca di lavoro. D’altronde una donna incinta rappresenta una spesa considerevole per qualsiasi azienda perciò meglio lasciarle a casa vero?

Insomma, nonostante le apparenze, le discriminazioni di genere sul lavoro (e nella vita) esistono ancora e secondo le fonti dell’ONU non verranno del tutto superate prima del 2030. Ma allora a cosa serve l’8 marzo, a dare un contentino? E se invece del contentino dessimo una possibilità concreta alle donne? Siamo sicuri che non ce ne pentiremo.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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