Nato 8 anni fa, con 200 milioni di utenti nel mondo e 4 in Italia cerchiamo di capire come Pinterest stia nel mondo digitale di oggi. È uno dei soc
Nato 8 anni fa, con 200 milioni di utenti nel mondo e 4 in Italia cerchiamo di capire come Pinterest stia nel mondo digitale di oggi.
È uno dei social più longevi e “antichi” del mondo di internet, soprattutto uno dei primi a lanciarsi grazie al concetto di app e smartphone. Pinterest ha un suo peso specifico nel mercato social, essendo presente trasversalmente in tutto il mondo (nonostante la censura in alcuni paesi come la Cina), con 200 milioni di account attivi.
I Pin, nome dati ai contenuti, sono oltre 100 miliardi, creati dagli utenti sulla logica della piattaforma creata da Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra nel 2010.
Non è il più acclamato, eppure regge bene l’impatto con la concorrenza e senza clamori continua a prosperare, rinunciando, per evitare rischi, all’entrata in borsa.
Rispetto agli altri social questo è, come riportato da Adrien Boyer, un “motore di scoperta visiva”.
Non c’è la necessità di creare relazioni, connessioni di persone, piuttosto dedicarsi alle idee e alla realizzazione di contenuti da pubblicare nella rete di bacheche tematiche.
Qualsiasi sia l’idea, la proposta da organizzare, un evento, un progetto, lì si può trovare e supportare, condividere, prendere come proprio. E pensare che Pinterest ha un pubblico al 60% femminile, un caso raro rispetto ad altri. Tale dato è frutto dell’associazione che l’app ha avuto per anni con il design e la moda, che sono sembrate le categorie dominanti. Ora il numero di utenti maschili sta crescendo, di pari passo con la nuova offerta di categorie quali cibo, casa, moda, gusti locali, eventi e altri ancora.
In Italia i dati sono in linea con i trend global, vantando 4 milioni di accessi mensili in media, un bel numero che testimonia una nicchia estesa e fedele nel nostro paese.
Insomma di Pinterest lo possiamo dire: ad oggi, otto anni dopo la sua uscita, sembra quel porto sicuro da cui chi sta dentro non vuole uscire e chi può essere interessato, senza un’asfissiante propaganda, entra.
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