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SOS Alternanza: un ragazzo ferito a Prato. E non è il solo…

SOS Alternanza: un ragazzo ferito a Prato. E non è il solo…

Un 17enne si è ferito alla mano mentre lavorava ad un macchinario che gli ha amputato la falange dell'anulare; vediamo un po' di fare il punto della s

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Un 17enne si è ferito alla mano mentre lavorava ad un macchinario che gli ha amputato la falange dell’anulare; vediamo un po’ di fare il punto della situazione.

È proprio il caso di dire “mettere il dito nella piaga”. Non per fare ironia sul povero ragazzo che un dito l’ha perso davvero, ma per focalizzare sotto la lente d’ingrandimento un progetto che se organizzato bene può dare tanto, ma se fatto male può creare davvero seri problemi…

L’incidente di Prato…

Ma ricapitoliamo: uno studente di Prato in Alternanza Scuola Lavoro, mentre lavorava in un’officina meccanica a Montemurlo, si è amputato la falange dell’anulare maneggiando un macchinario. Immediatamente sono arrivate le reazioni, come potete immaginare molto critiche, dell’opinione pubblica. Il primo a rompere il silenzio è stato il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che appena dopo aver sostituito Valeria Fedeli, si trova di fronte a un caso molto delicato: “Esprimo la mia vicinanza allo studente e alla famiglia. Quanto è accaduto è grave e necessita una verifica puntuale da parte del nostro Ufficio scolastico territoriale, a partire dai contenuti della convenzione stipulata tra scuola e struttura ospitante e dagli obblighi in materia di sicurezza. Se ci sono stati errori e quell’accordo non è stato rispettato, occorre intervenire con fermezza”.

La cosa più grave, però, è che il giovane di Prato non è l’unica vittima del progetto Alternanza Scuola Lavoro.

…Udine

In provincia Udine un mese e mezzo fa, in circostanze analoghe, un 16enne utilizzando una fresa si è semi-amputato una mano.

e Ravenna!

Per non parlare di quando a Ravenna, in prossimità delle vacanze di Natale, un ragazzo è rimasto gravemente ferito cadendo da un cestello sospeso attaccato a una gru. E pensare che gli è andata anche bene! Insieme a lui, un uomo di 45 anni, purtroppo non ce l’ha fatta.

Nei prossimi meeting per discutere delle tematiche più importanti del nostro paese, un’ampia fetta andrebbe dedicata al programma dell’Alternanza Scuola Lavoro, senza però accanirsi in maniera esasperata contro il progetto in sé. In primis, non si può incolpare a 360° l’Alternanza in generale se le scuole non prendono le dovute precauzioni nel controllare la sicurezza di un’attività.

In secondo luogo, questo rimane comunque un progetto che può lasciare un segno in un adolescente, aiutandolo a capire cosa vuole davvero dalla vita e ad immergercisi negli anni futuri.

Il monito, dunque, è di modificare e migliorare ma non abbattere, che nei momenti di difficoltà è sempre la cosa più facile da fare.

#FacceCaso

Di Emanuele Caviglia

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