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La cultura europea delle vacanze

La cultura europea delle vacanze

Con il periodo estivo tutti nel continente europeo si prendono un periodo di ferie retribuite. Ma il fenomeno delle vacanze è più europeo che mondiale

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Con il periodo estivo tutti nel continente europeo si prendono un periodo di ferie retribuite. Ma il fenomeno delle vacanze è più europeo che mondiale.

Le vacanze estive sono una tradizione sempre più consolidata… in Europa! Infatti in un periodo caldo come questo vi sveliamo un’interessante curiosità.

Tra i 20 paesi del mondo col maggior numero di ferie retribuite per i dipendenti, ben 15 sono europei, ossia tre quarti del totale.

Questo fa ben capire come il “diritto di ferie” non sia trasversale e universale, ma una conquista del Vecchio Continente, che ha radici al periodo tra le due guerre mondiali.

Già nel 1919 in Francia tipografi e panettieri riuscirono a ottenere una settimana di vacanze pagate, mentre più avanti vari paesi europei cominciarono a stabilire leggi in merito ai giorni di ferie retribuiti.
Dopo la seconda guerra mondiale questa divenne una battaglia continentale per sindacati e politici, sia di destra che di sinistra. Il numero così cominciò a crescere e svilupparsi in più paesi d’Europa.

Qui poi si è consolidata l’abitudine di concentrare le ferie nel periodo estivo, che è anche quello storicamente meno produttivo per ogni settore.

In Europa noi italiani non siamo fortunatissimi, con 31 giorni di ferie. Sotto Svezia a 41, in Finlandia 40, in Lituania 39, Francia e Portogallo 38 giorni. Ma ancora meno che in Slovenia, Polonia e Croazia (33 giorni), Spagna, Danimarca e Germania (34 giorni), Austria (35 giorni), Regno Unito e Islanda (37 giorni).

In ogni caso ci va meglio che negli Stati Uniti, dove non esiste una legislazione tale da obbligare a dare le ferie ai lavoratori.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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