Siamo a Firenze, il preside sospetta lo smercio di droga, avverte la polizia e incastra i ragazzi. È il caso di dire che siano stati presi con la can
Siamo a Firenze, il preside sospetta lo smercio di droga, avverte la polizia e incastra i ragazzi.
È il caso di dire che siano stati presi con la canna nel sacco. 5 minorenni sono stati denunciati dalla polizia postale per spaccio di droga direttamente a scuola. Sono un gruppo di studenti di età compresa tra i 16 e 17 anni italo-albanesi, incastrati grazie alla vecchia cara telecamera nascosta piazzata in bagno. Proprio il bagno, il “coffee shop” illegale di questo istituto tecnico di Firenze.
Gli studenti denunciati avevano anche una discreta clientela, composta da 20 persone, tutti compagni di scuola.
Nei video si vedono i ragazzi mentre mostrano, e in alcuni casi cedono, la droga (marijuana e hashish) ai propri clienti.
La polizia nei giorni scorsi si è presentata a casa dei ragazzi per delle perquisizioni autorizzate dalla procura, e l’idea ha portato buoni frutti: nell’abitazione di uno di loro, infatti, sono state trovate dosi di marijuana e un bilancino professionale.
La posizione degli altri 3, invece, è sotto la lente d’ingrandimento; non è chiaro infatti se avessero lo stupefacente per rivenderlo o per semplice uso personale. Cosa che cambierebbe, e di tanto, la sostanza.
Le indagini sono state condotte dal Capo della Procura Minorile in persona, Antonio Sangermano.
La Questura fiorentina ha pubblicamente giurato battaglia allo spaccio, in particolare nelle scuole.
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