Esce nelle sale il 31 Gennaio "Il primo Re", il film di Matteo Rovere su Romolo e Remo. La cosa particolare? L'uso del latino. Sì sì sì, so già cosa
Esce nelle sale il 31 Gennaio “Il primo Re”, il film di Matteo Rovere su Romolo e Remo. La cosa particolare? L’uso del latino.
Sì sì sì, so già cosa mi stai per dire,,che il latino è una lingua morta che non serve a nulla, che non capisci perchè devi ancora studiarlo a scuola. Lo so, e ti capisco perchè ci sono passata anche io e quello che mi ricordo è forse “fero, fers, tuli, latum, ferre”. Forse. Ma qui ti parlo di un altro latino, di quello vivo. Vivo grazie a un film. Parliamo di Matteo Rovere e del suo “Il Primo Re”.
Eh già, perché il regista ha voluto rendere il più possibile l’idea di quegli anni anche (e soprattutto, direi) nel linguaggio. E grazie ad un gruppo di linguisti dell’Università La Sapienza ci è riuscito. Le opzioni erano due, utilizzare il latino classico, quello che si studia (male, ma questa è un’altra storia) al liceo o quello arcaico.
Il latino arcaico, o proto-latino, è una lingua di cui se ne conosce la struttura e assomiglia più alla lingua parlata dagli antenati dei Romani che a quella utilizzata nel Foro di Adriano. È proprio questa che hanno utilizzato il regista e gli sceneggiatori del film. Parliamo di ottocento anni prima di Cristo, non dobbiamo sorprenderci del fatto che i dialoghi saranno molto corti, semplici e anche un po’ selvaggi.
Tutto questo per ricreare al meglio l’idea del mondo in cui il primo re, appunto, viveva e avrebbe poi fondato Roma. Un film ispirato ai più crudi di Mel Gibson come La Passione di Cristo e Apocalypto.
E forse questo film sarebbe uno spunto per riflettere, o per cercare qualcosa di nuovo. Il latino che ci insegnano a scuola forse non basta per capire quella che è stata davvero la storia della città di Roma. Perché diamo a Cesare quel che è di Cesare, le versioni facili e il De Bello Gallico. Ma perché non diamo anche a Romolo quello che è di Romolo?
Con “Il Primo Re” forse ci riusciranno!
(Psss, il latino serve, guarda qui!)
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