L'argento vivo cantato da Daniele Silvestri e Rancore sul palco di Sanremo parla dell'ADHD o più comunemente conosciuto come disturbo da deficit di at
L’argento vivo cantato da Daniele Silvestri e Rancore sul palco di Sanremo parla dell’ADHD o più comunemente conosciuto come disturbo da deficit di attenzione o iperattività.
La canzone di Silvestri e Rancore, con cui si sono esibiti sul palco dell’Ariston, affronta una tematica molto importante, ovvero quella dell’ ADHD.
Un tema delicato e molte volte sottovalutato, quello del deficit del disturbo di attenzione, che i due artisti hanno raccontato attraverso la quotidianità di un ragazzo di sedici anni. Secondo la statistica, sembra che il disturbo interessi il 7% dei bambini e il 4% degli adulti.
L’ADHD
Il disturbo da deficit di attenzione o iperattività è un disturbo che crea maggiormente problemi nel mantenere l’attenzione e controllare l’impulsività. Come riportato dall’ Istituto di Neuroscienze, l’ADHD rende vulnerabili ad altri sintomi e disturbi che si presentano nel corso degli anni, come il disturbo Oppositivo Provocatorio, o la bassa autostima, depressione, difficoltà sociali e anche abuso di sostanze.
Essendo un disturbo che si presenta soprattutto dai 12 ai 18 anni rende difficile soprattutto il percorso scolastico ( anche se come dicevamo prima in molti casi persiste in età adulta), provocando nello studente disattenzione e difficoltà di apprendimento. A complicare la situazione, molte volte genitori e insegnanti, fanno difficoltà a riconoscere il problema, scaricando il danno a negligenza o altri fattori che potrebbero influenzare l’andamento dello studente. Pur essendo un disturbo riconosciuto e con molteplici possibilità di aiuto nei confronti del ragazzo, è molte volte sottovalutato e trascurato.
Argentovivo
Durante la 69° edizione del Festival di Sanremo, Daniele Silvestri e Rancore si sono esibiti con il brano Argentovivo, di cui sono autori insieme a Manuel Agnelli dove affrontano la tematica del disturbo.
Un adolescente affetto dal disturbo, che non considerato, si chiude in se diventando asociale e sociopatico, e vive in una realtà che gli risulta stretta, dalla scuola alla propria casa. Proprio quel sentimento che il ragazzo sopprime è quello definito dagli autori “argentovivo”, quella fiamma di vitalità molto spesso presente negli adolescenti. Nella canzone viene analizzato anche l’approccio alla tecnologia, che crea un ulteriore “schermo” tra il ragazzo e il mondo circostante.
Silvestri e Rancore mostrano il mondo di questo ragazzo sia da un punto di vista della società, sia da quello interiore, tormentato e distaccato.
Durante un’intervista a Rockol dichiarano:
“È una canzone che sentivo il bisogno di scrivere. La canzone è vista da padre, da genitore prima di tutto. Mi è servita per relazionarmi con l’adolescenza di oggi. Adolescenza con la quale bisogna rivedere una serie di preconcetti.”
e continua
“Argentovivo è una scintilla che si infiamma dentro di noi. Vederla spenta o imprigionata è un crimine”.
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