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Disabilità: negata l’iscrizione scolastica a un ragazzo

Disabilità: negata l’iscrizione scolastica a un ragazzo

Negata l'iscrizione a un ragazzo con disabilità in una scuola di Sassuolo. Come riportato da Il resto del carlino, è accaduto in una scuola di Sassuo

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Negata l’iscrizione a un ragazzo con disabilità in una scuola di Sassuolo.

Come riportato da Il resto del carlino, è accaduto in una scuola di Sassuolo, dove un ragazzo con disabilità (Sindrome di Goldenhar) di quattordici anni, si è visto negare la preiscrizione scolastica. Il liceo al centro della vicenda è il Formiggini (l’iscrizione era per la prima classe indirizzo Scienze umane) giustificando l’accaduto per la presenza di altri ragazzi con il problema nell’istituto. I genitori del ragazzo hanno affidato la vicenda all’ avvocato Laura Andrao, ma la madre continua a domandarsi come sia possibile una risposta simile.

“Perché mio figlio non può frequentare la scuola che gli piace come tutti gli altri ragazzi?”

Il legale e la scuola

Attualmente tra il legale della famiglia e la scuola sta avvenendo un fitto scambio di lettere ed email. L’istituto continua a sostenere di avere la facoltà di non accettare le iscrizioni (di ragazzi disabili e non) se ritenute in eccesso rispetto alle proprie possibilità. Fortunatamente l’avv. Andrao (esperta nazionale di diritto delle disabilità) ricorda all’istituto come non sia possibile applicare simili restrizioni a meno che non siano esplicitamente indicate.

“La legge 104 del 1992 prevede che gli alunni con disabilità hanno diritto a frequentare le classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado. La scuola non può rifiutare l’iscrizione e se lo fa commette un illecito penale e può essere condannata per discriminazione. Tra l’altro per gli alunni con disabilità l’obbligo di istruzione dura sino al compimento del diciottesimo di età.”

Anche a Prato…

Non è l’unico caso in questi giorni, anche a Prato, venerdì un papà si è visto costretto a denunciare il liceo Rodari per le stesse motivazioni. Come riporta La Nazione, la scuola giustifica il rifiuto per carenza nel personale di sostegno, suggerendogli un altro liceo. Anche in questo caso il preside ci tiene a precisare che questa selezione colpirà sia ragazzi con problemi che non, ma al momento si contano esclusi solo futuri studenti affetti da handicap.

“Ci hanno detto che nostro figlio ha tutto il diritto di iscriversi al Rodari. Non siamo stati gli unici a vederci respingere la richiesta, ci sono stati altri sette casi, sempre di ragazzi disabili. Ci chiediamo come mai a loro viene impedito di scegliere la scuola, mentre tutti gli altri sono stati ammessi. C’è stata molta superficialità nel gestire l’intera faccenda e su questo l’ufficio scolastico ha detto che chiederà spiegazioni al preside.Vogliamo andare fino in fondo. Lo facciamo per nostro figlio ma anche per gli altri ragazzi disabili che si trovano nella stessa situazione. Mercoledì (oggi, ndr) avremo un incontro con l’assessore alle pari opportunità. La scuola dovrebbe fare di tutto per garantire il diritto allo studio, non mettersi di traverso”

Sembra difficile pensare che alle porte degli anni venti, ancora si ritenga difficile gestire situazioni del genere, scaricando poi il caso con banali motivazioni. Ci sono molte soluzioni e possibilità per l’integrazione di questi ragazzi a tutte le attività, come quelle dell’alternanza scuola-lavoro, e fantastiche storie a testimoniare successi scolastici, tra le quali vi invitiamo a rileggere quella di Eloisa.

#FacceCaso

Di Dario Argenziano

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