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Università italiana? Non bene!

Università italiana? Non bene!

Pochi laureati, provenienti dallo stesso tipo di famiglie e meno al Sud. La situazione critica dell'università italiana. I miei genitori non sono lau

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Pochi laureati, provenienti dallo stesso tipo di famiglie e meno al Sud. La situazione critica dell’università italiana.

I miei genitori non sono laureati, sono uscita dal liceo e vengo da una regione tradizionalmente considerata Sud. Il mio identikit solo in parte corrisponde a quello di un “normale” laureato italiano. Secondo i dati di Almalaurea, pubblicati da poco, la situazione dell’università italiana è a dir poco mediocre.

A parte il fatto che i nostri atenei sono quelli che ricevono meno fondi in tutta Europa, il laureato “medio” italiano ha delle caratteristiche ben precise. Ha frequentato il liceo, viene da una famiglia particolarmente favorita e di solito è fuorisede, soprattutto se è del Sud, perché emigra verso le lande desolate del Nord (Non me ne vogliate).

Ti dico però una cosa, dall’anno accademico 2003/2004 l’Italia ha perso circa 40.000 matricole, ovvero il 13% dei potenziali iscritti all’università. Poi ci sono ancora molti dati abbastanza sconvolgenti, come il fatto che sia più portato ad iscriversi all’università chi ha almeno un genitore laureato. Se invece entrambi i genitori hanno un titolo di studio superiore al diploma allora i ragazzi verranno in qualche modo indirizzati verso le fantomatiche Lauree Magistrali a Ciclo Unico, per intenderci, Giurisprudenza, Medicina e qualche Ingegneria.

Le scelte dei ragazzi non sono, quindi, troppo libere.

Chi si diploma al Nord poi, tende a rimanerci, quindi le grandi migrazioni rimangono uguali a quelle di circa sessant’anni fa. Pochi rimangono a studiare al Sud, ancora meno sono i ragazzi che si spostano a meno che non costretti da una graduatoria o da un test d’ingresso.

Buone notizie vengono dal fronte fuoricorso dato che la maggior parte dei ragazzi riesce a prendere almeno la laurea triennale in tempo, diversamente dalla media di coloro che fanno una magistrale a ciclo unico. Anche il voto di laurea è abbastanza stabile, 102.9 di media nazionale, che su 110 non è per niente male.

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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