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La proposta educativa del Vaticano contro gli insegnamenti di genere

La proposta educativa del Vaticano contro gli insegnamenti di genere

Il documento che riporta la proposta educativa del Vaticano in materia di “gender” s’intitola “Maschio e femmina li creò”, già si intuisce la tendenza

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Il documento che riporta la proposta educativa del Vaticano in materia di “gender” s’intitola “Maschio e femmina li creò”, già si intuisce la tendenza. Vediamolo nello specifico.

Presa dalla curiosità ho deciso di leggermi l’intero documento che riporta la proposta educativa del Vaticano per affrontare quella che loro chiamano “emergenza educativa”. Questa emergenza non sarebbe altro che l’insegnamento del gender(?) nelle scuole italiane e le relative conseguenze nella società. Per far fonte a questa problematica, il Vaticano pubblica una propria proposta.

Sono stata indecisa fino all’ultimo sul taglio da dare a questo articolo. Non sapevo se renderlo un mero riassunto dei principali punti del documento o se esprimere delle riflessioni. Infine, mi sono detta che se non avessi espresso la mia opinione sarei stata complice della diffusione di un messaggio che viola ogni principio di uguaglianza e rispetto del prossimo. Quindi mi sono permessa di proporre, insieme al contenuto del documento, degli spunti di riflessione (scritti in corsivo).

Nota interessante prima di iniziare: le fonti utilizzate per la stesura del documento sono esclusivamente unilaterali. Nella prima parte il documento propone un excursus storico sullo sviluppo degli studi di genere. Nessun libro, studio, paper o autore / autrice è stato citato. Le uniche citazioni del testo si rifanno a scritti o discorsi di esponenti della Chiesa o a testi ecclesiastici.

“Maschio e femmina li creò”

Già il titolo dice tutto. Ci sono gli uomini e ci sono le donne. Non si discute. Dalla lettura del testo questo principio risulta ben chiaro. Ma prima di entrare nel vivo vi spiego per cosa è stato pensato questo documento.
In primis la proposta educativa servirà a tutti gli/le insegnati delle scuole private cattoliche che sono chiamati a seguirne i contenuti. Evviva la libertà di espressione!

Ma non solo, la proposta educativa è indirizzata anche a tutti i coloro che insegnano nel pubblico, ai genitori, agli educatori ecc… che si riconoscono nella fede Cattolica.

Principali messaggi

Dopo un’attenta lettura delle 26 pagine di documento mi sento in grado di poter riassumere qui sotto quelli che sono i principali punti sollevati.

  1. Le “teorie gender”, secondo il documento, puntano ad affermare la non esistenza di maschi e femmine ma della fluidità del genere. Sarebbero dunque distruttive per la concezione di famiglia.
  2. Vi è una effettiva negazione dell’esistenza delle persone transessuali. Secondo il documento il fatto di essere uomo o donna è un fatto naturale. Se alla nascita non è chiara la divisione dei cromosomi (XY per l’uomo, e XX per la donna) un immediato intervento medico volto ad esplicitarne l’identità è richiesto.
    Non è ammissibile, dunque, che qualcuno non si possa sentire a proprio agio nel corpo in cui è nato, questa eventualità non può esistere.
    Quella che nel documento viene chiamata “oscillazione tra maschio e femmina” sarebbe solo “una provocazione contro i cosiddetti schemi tradizionali” e “un tentavo di annientare la natura”.
  3. Totale contrarietà nei confronti delle famiglie omosessuali. Infatti, secondo il documento solo una famiglia convenzionale (madre e padre) può favorire la formazione dell’identità di un bambino. Infatti, i figli di genitori omosessuali sarebbero solo “oggetti di una tecnologia scientifica”.

Le famiglie omosessuali nella realtà esistono, così come esistono i loro figli. In questo modo il Vaticano sta esplicitamente affermando la non equità  e non uguaglianza tra tutti gli esseri umani (principio fondante di ogni democrazia).

Le proposte educative

La premessa del documento alle proposte educative è chiara: “l’uomo deve rispettare la sua natura e non può manipolarla a piacere”.
Questo, di fatto, nega l’esistenza di persone omosessuali o transessuali, proprio non esistono, e se esistono sono sbagliati a prescindere perché contro-natura. Scusate, mi sono persa qualcosa o siamo tornati al medioevo?

  1. Necessario ribadire la radice metafisica della differenza sessuale: uomo e donna.
  2. Educare all’affettività significa imparare ad accettare e apprezzare il proprio corpo nella sua mascolinità o femminilità per arricchirsi reciprocamente.
    In poche parole, non ci possono essere alternative.
  3. La famiglia è il luogo naturale in cui si consuma la relazione di reciprocità tra uomo e donna. Il non rispetto di questo concetto di famiglia significa tradirne il valore.
  4. È proprio in famiglia che si fondano i due diritti fondamentali. Il primo diritto è il diritto della famiglia a essere riconosciuta come spazio pedagogico primario per l’educazione dei figli. Il secondo diritto è quello del bambino a crescere in una famiglia composta da padre e madre.
  5. La scuola cattolica è una comunità educativa e in quanto tale deve obbedire alla sollecitudine della Chiesa.

Molto in breve questo è il contenuto della proposta educativa del Vaticano. Ho tentato, qua e là di lanciare qualche spunto di riflessione ma non voglio spingermi oltre.

L’uguaglianza tra gli esseri umani è un principio fondante di ogni democrazia e deve essere rispettato.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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