L'Amazzonia, il polmone verde della terra, è sconvolta dagli incendi. Cosa possiamo fare noi giovani per aiutarla? Sui social abbondano foto dell'Ama
L’Amazzonia, il polmone verde della terra, è sconvolta dagli incendi. Cosa possiamo fare noi giovani per aiutarla?
Sui social abbondano foto dell’Amazzonia in fiamme, foto di San Paolo annebbiata dal fumo e continue petizioni per dare una mano al polmone verde della terra. Ma cosa possiamo fare in concreto per aiutare?
Condividere sui social. So che le polemiche sono tante, perché condividere una foto non sembra niente. In realtà basta pensare alla potenza di un mezzo come Instagram e come potrebbe influenzare tante persone per capire che la condivisione è un piccolo gesto pur sempre importante.
Donare. Sono tanti i siti in cui si può donare anche una piccolissima somma di denaro. I più importanti sono Amazon Watch, che aiuta gli indigeni a proteggere il territorio o Rainforest Trust che aiuta a comprare piccoli spazi di terra per toglierli alle multinazionali.
Utilizzare un altro motore di ricerca. Questa è la cosa per cui noi giovani possiamo lavorare di più. Ecosia è un motore di ricerca alternativo a Google che pianta un albero nelle zone più deforestate e in pericolo del paese. Fino ad ora sono stati piantati circa 65 milioni di alberi in giro per il mondo e uno dei punti più critici è proprio l’Amazzonia.
Stare attenti. Bisognerebbe controllare il cibo che mangiamo, come ad esempio la carne di manzo direttamente importata dal Brasile, gli allevamenti intensivi aumentano la deforestazione e i conseguenti incendi. Allo stesso modo è importante guardare da dove provengono gli oggetti di legno o di carta che utilizziamo tutti i giorni. L’Amazzonia è la foresta pluviale più estesa del mondo, non a caso la maggior parte di legno e carta vengono proprio da lì.
Quest’anno la Foresta Amazzonica ha subito l‘83% in più di incendi rispetto al 2018, possiamo fare qualcosa anche da lontano, stando attenti nella vita di tutti i giorni. Pensaci.
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