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Italiani penultimi nell’occupazione giovanile

Italiani penultimi nell’occupazione giovanile

Ennesima batosta dai dati Eurostat, gli italiani sono penultimi per quanto riguarda il lavoro dei giovani dopo la laurea. "Peggio di noi solo la Grec

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Ennesima batosta dai dati Eurostat, gli italiani sono penultimi per quanto riguarda il lavoro dei giovani dopo la laurea.

“Peggio di noi solo la Grecia”. Quante volte abbiamo sentito una frase del genere che molto spesso deriva dalla pubblicazione di dati relativi alla scuola o al lavoro? Troppe. Eppure dobbiamo leggerla ancora una volta, perché gli italiani sono i penultimi nell’occupazione giovanile dopo la laurea.

È vero che il dato è migliorato rispetto al 2014, che è migliorato di circa dieci punti percentuali ma non è ancora abbastanza. Circa sei laureati su dieci, infatti, riescono a trovare lavoro a tre anni dalla laurea, per essere precisi circa il 59,8%. Il problema è che siamo ancora molto lontani dalla media europea che ci dice che circa otto ragazzi su dieci riescono a trovare un impiego. Peggio di noi, solo la Grecia.

Ovviamente la situazione peggiora o migliora a seconda della regione italiana dove ci troviamo. Ad esempio, in Calabria, il dato cambia visibilmente, scendendo fino al 29,1%. Se non hai ben chiaro cosa questo voglia dire, essenzialmente solo tre ragazzi su dieci riescono a trovare un lavoro dopo essersi laureati. Per fare un confronto (e diventare ancora più tristi) la Sicilia si assesta al 30%, la regione greca della Sterea Ellada intorno al 33,7% mentre la Bassa Baviera, una delle regioni più ricche della Germania, intorno al 97%.

Oltre a questo, l’Italia non si risparmia nemmeno la disparità di genere. Per esempio, una ragazza calabrese ha molta più difficoltà a trovare lavoro rispetto alle sue coetanee europee e italiane. Pensa che circa il 21% delle donne riescono a trovare lavoro in Calabria contro il 58% della media italiana e l’82% della media europea.

Insomma, anche questa volta l’Eurostat non porta buone notizie. Di certo i dati sono aumentati notevolmente rispetto al 2014, ma non abbastanza da poter competere con il resto dell’Unione Europea.

Peggio di noi solo la Grecia.

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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