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Melbourne, da bikini a leggings è un attimo

Melbourne, da bikini a leggings è un attimo

Oggi parliamo dell'assurdo provvedimento di una scuola australiana, che ha deciso di vietare alle sue studentesse l'utilizzo dei leggings... Non bast

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Oggi parliamo dell’assurdo provvedimento di una scuola australiana, che ha deciso di vietare alle sue studentesse l’utilizzo dei leggings…

Non bastava dover rinunciare a gonne corte, magliette aderenti, scollature e ombelico scoperto. In alcuni istituti del mondo le ragazze devono fare a meno persino di capi d’abbigliamento che stanno alla base dell’outfit quotidiano di una giovane (e non) donna come ad esempio i leggings.

E’ il caso delle studentesse di un liceo di Melbourne, le quali sono rimaste di stucco quando, nella mattinata di venerdì scorso, hanno appreso dal sito del proprio istituto che a partire dal giorno dopo non avrebbero più potuto indossare fuseaux durante l’orario scolastico.

A suscitare scalpore, però, non è tanto il divieto in sé (comunque assurdo visto che stiamo parlando di un indumento pratico anche a scuola se pensiamo all’educazione fisica) ma la motivazione che lo ha accompagnato. I leggings, infatti, sono stati banditi perché a quanto pare distraggono i maschietti tanto quanto un bikini.

Ora, ammesso e non concesso che sia vero, viene da chiedersi come sia possibile che nel 2019 ci sia ancora gente che crede che se uno studente non riesce a staccare lo sguardo dal posteriore di una sua “collega” la colpa sia da attribuire a quest’ultima.

Insomma, se di fronte ad un paio di fuseaux (o dovrei dire alle “curve” che essi risaltano) non riesco a tenere a bada i miei ormoni (per non dire il mio istinto animale) nemmeno durante l’ora di lezione, allora il problema è mio e non delle mie compagne ingiustamente limitate da questo surreale “veto”.

A questo punto dovremmo tirare in ballo anche i soliti discorsi sull’oggettificazione della donna ma, siccome siamo nel ventunesimo secolo e non negli anni ’80 (come ha ricordato anche il presidente del consiglio dei genitori della scuola Jenni Rickard), crediamo che non ce ne sia neanche bisogno, o almeno speriamo…

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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