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Un tema nuovo per il #Natale2019

Un tema nuovo per il #Natale2019

In vista del #Natale2019 si affaccia sul dibattito pubblico una tematica nuova: il presepe e l'albero nelle scuole vanno fatti o no? Il mondo cambia,

Andora alternativa, al posto dell’albero c’è l’arca di Noël
A scuola con… Christian De Sica!
Natale dal mondo

In vista del #Natale2019 si affaccia sul dibattito pubblico una tematica nuova: il presepe e l’albero nelle scuole vanno fatti o no?

Il mondo cambia, cambia la società e con essa gli usi e i costumi. E alle porte del 2020 nuovi temi di dibattito si affacciano nell’opinione pubblica. Per questo #Natale2019, ad esempio, c’è il tema del Presepe e dell’Albero nelle scuole. Chi li vuole a tutti i costi perché simbolo della cultura occidentale contro chi, in nome del laicismo e della tolleranza, non lì vorrebbe affatto per non urtare la sensibilità altrui. D’altronde in una quotidianità sempre più aperta al multiculturalismo come quella italiana, certe questioni sono di vitale importanza per un’armoniosa convivenza.

Secondo un’indagine di Skuola.net, nelle scuole del Belpaese il 40% delle classi non avrà nessuno dei due tipici arredi natalizi. Tra il 60% rimanente invece, c’è chi farà solo Albero o Presepe, chi entrambi e chi, addirittura, ha deciso di eliminare a priori qualsiasi celebrazione per ricorrenze di ogni religione.

Gli addobbi e le ghirlande, comunque, sembrano salve. Insomma, finché si tratta di mettere paillettes, fiori, vischio, e neve finta, non c’è problema. Da Buddah a Maometto, col consenso della dea Kalì, del Bue e dell’Asinello e dell’assemblea dei Pastorelli, tutti sono d’accordo nel dire che festoni e nastrini non disturbano l’equilibrio psichico di nessuno. Almeno non quanto i Babbi Natale appesi alle finestre, vera piaga urbana del terzo millennio.

Ma tra gli importanti temi nuovi di questo #Natale2019 c’è spazio anche per un po’ di frivolezze. Sempre secondo la citata rilevazione, circa uno studente su cinque avrà la possibilità di sperimentare la multiculturalità, includendo nei festeggiamenti tradizionali e alcune usanze di religioni diverse dalla propria. Una sorta di Natale alternativo, con eventi, rigorosamente a tema. Concerti, assemblee d’istituto e mercatini i più gettonati, ma anche feste dove è richiesto a ciascuno di portare un cibo tipico della propria cultura. Avanguardia pura, insomma. E i ragazzi sembrano apprezzare.

Il 58% si è detto d’accordo con l’idea di introdurre e festeggiare anche usi e costumi differenti. Solamente l’8% degli intervistati, invece, è contrario. Il rimanente 34% evidentemente era assente o ha preferito non rispondere e concentrarsi su quale cibo assaggiare per primo. Perché alla fine, con tutte le novità di quest’anno è facile che si finisca per non capirci nulla e badare al sodo. Tipo: panettone o pandoro?

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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