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L’università più antica del mondo? In Marocco. E l’ha fondata una donna

L’università più antica del mondo? In Marocco. E l’ha fondata una donna

In discussione il primato di Bologna: l'università più antica del mondo, secondo alcune fonti, sarebbe in Marocco. E l'avrebbe fondata una donna. Dal

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In discussione il primato di Bologna: l’università più antica del mondo, secondo alcune fonti, sarebbe in Marocco. E l’avrebbe fondata una donna.

Dall’avvento di Maometto a oggi l’incontro tra i mondi islamico e occidentale è stato perennemente turbolento. Oggi, nella mai sopita “lotta per primeggiare”, si viene ad aggiungere un altro tassello. Se “l’invenzione dell’università”, fin’ora, è stata considerata appannaggio degli europei, tale convinzione adesso vacilla. Secondo alcune fonti, l’istituto universitario più antico del mondo non sarebbe quello di Bologna, come si è sempre sostenuto, bensì quello di Fes, in Marocco. E non è tutto: oltre ad avere ben 229 anni in più, tale istituzione sarebbe addirittura stata fondata da una donna.

Le date sono certificate persino dall’UNESCO, che mette l’ateneo bolognese al terzo posto, sopravanzato anche da quello di Al-Azhar, al Cairo, in Egitto. Uno smacco incredibile, dunque.

L’inizio della ormai quasi millenaria storia dell’UniBo, risale al 1088. Invece l’Università al-Qarawiyyin, translitterata  anche in al-Karaouine, risalirebbe al 859. Tutt’oggi, essa rappresenta uno dei principali centri educativi e spirituali musulmani. E la sua esistenza la si deve a Fatima Al-Fihriya. Una mecenate, figlia di un ricco mercante di origini arabe, che le lasciò un’importante eredità. Lei da piccola fu iniziata dal padre agli studi del Fiqh (la giurisprudenza islamica) e degli Hadith (documenti e scritti del Profeta). Così, probabilmente emulando gli insegnamenti paterni, in età adulta decise di impiegare le ricchezze ricevute per la realizzazione di madrasse (le scuole coraniche) e altre opere architettoniche e di culto nella città marocchina.

Punti di vista

Ma proprio su questo punto si può dibattere circa la primazia universitaria. Innegabilmente questa donna contribuisce a riqualificare oggi la concezione della figura femminile del mondo arabo del tempo. Ma il fatto che l’edificio da lei finanziato si definisca inizialmente una scuola, per di più rivolta primariamente alla diffusione della dottrina dettata dal Corano, risolleva le sorti dell’Alma Mater. Questa infatti è nata come libera e laica organizzazione fra studenti e non come istituto religioso. I suoi frequentatori si riunivano e pagavano i dotti dell’epoca per farsi impartire le lezioni. In teoria, a grandi linee, è lo stesso principio secondo il quale funzionano oggi le università moderne.

Ancora una volta, dunque, l’eterno confronto tra Europa e Islam dipende dai diversi punti di vista. L’unica cosa certa è che entrambe le visioni hanno, ciascuna a proprio modo, contribuito all’avanzamento della civiltà nella storia. E questo è forse il miglior lascito che un’università può donare ai propri eruditi.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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