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Psicologia alla telematica non s’ha (più) da fare

Psicologia alla telematica non s’ha (più) da fare

Secondo il decreto Fioramonti, firmato prima delle dimissioni, i corsi di laurea in Psicologia non potranno più essere istituiti nelle università tele

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Secondo il decreto Fioramonti, firmato prima delle dimissioni, i corsi di laurea in Psicologia non potranno più essere istituiti nelle università telematiche.

Lauree telematiche sì o lauree telematiche no? Da quando è nata questa tipologia di lauree, ci si è sempre spesi ampiamente in dibattiti sull’argomento. Le lauree telematiche aiutano gli studenti perché non c’è obbligo di frequenza, perché danno la possibilità di avere ore disponibili per lavorare…

Sono lauree di secondo livello perché seguire è necessario, ti regalano gli esami, vuoi mettere studiare con amici che seguono insieme con te…

Giuste o sbagliate che siano, esistono, e numerosi sono gli studenti che usufruiscono dei servizi di laurea online. Almeno fino ad oggi. Già, perché da qualche giorno, coloro che vorranno frequentare i corsi di laurea in Psicologia, potranno farlo solo nelle università “canoniche”.

Il decreto Fioramonti

È del 23 dicembre scorso l’incriminata firma dell’ex ministro Fioramonti, una firma posta su un decreto ministeriale che vieta alle università telematiche di istituire determinati corsi di laurea.
Tra questi Medicina, Veterinaria, Architettura, Odontoiatria, Professioni sanitarie, Scienze della Formazione, i quali fanno parte della “vecchia guardia”, ossia di quei corsi già vietati in precedenza. Tra le novità, oltre a Scienze dell’educazione e scienze pedagogiche, troviamo proprio i corsi di Psicologia, triennali e magistrali.

Cosa ne pensano gli psicologi

Grande soddisfazione è arrivata dal Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi, che per voce del proprio presidente Fulvio Giardina ha dichiarato: “Una importante vittoria per la professione ottenuta in una importante sinergia con il mono universitario”.

Di diverso avviso, invece, il Movimento psicologi indipendenti. Il Segretario generale del movimento, il dott. Rolando Ciofi, intervenuto nel corso della trasmissione “Open Day” di Radio Cusano Campus, ha commentato: “Sono rimasto basito da questo decreto. Non lo ho compreso. Mi ha dato immediatamente un sapore di antico, di oscurantista, di anacronistico”.

Perché l’Ordine parla di vittoria? Perché ci sono 110mila laureati in psicologia, la formazione online facilita l’accesso al percorso di laurea e l’obiettivo politico dell’Ordine è invece diminuire i laureati in psicologia (…) C’è un’evoluzione tecnologica che non è arrestabile con decreti”.

E voi, cosa ne pensate?

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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