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5 progetti al femminile per l’Università del Crowdfunding

5 progetti al femminile per l’Università del Crowdfunding

Il programma di finanza alternativa "Università del Crowdfunding" della Bicocca ha selezionato 5 proposte tutte al femminile da sviluppare. Innovazio

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Il programma di finanza alternativa “Università del Crowdfunding” della Bicocca ha selezionato 5 proposte tutte al femminile da sviluppare.

Innovazione tutta la femminile targata Milano-Bicocca. Lo storico ateneo meneghino porta avanti da Novembre un progetto di “Università del Crowdfunding”. Tramite esso si punta a supportare, attraverso una finanza alternativa, le migliori idee imprenditoriali di studenti, dottorandi, ricercatori, professori e dipendenti dell’istituto universitario. E nell’ultima delibera della commissione giudicante le proposte che hanno ricevuto i migliori punteggi sono tutte state avanzate da donne.

In generale, questa Università del Crowdfunding è una piattaforma telematica dove viene concesso, previa selezione, di presentare progetti per i quali è necessario un finanziamento. Il network che si è venuto a creare conta già 380 sostenitori per totale di fondi raccolti di circa 30000€. Con questa seconda tornata, le cinque vincitrici puntano senza dubbio a incrementare gli introiti per far decollare il loro lavoro.

Va forte la green economy. Con “Si fa presto a dire bioplastica?” una delle project leader propone novità nel campo dei contenitori biodegradabili al 100%. Un’altra ha ideato “MeD for Med“. Un sistema di monitoraggio a impatto zero della biodiversità marina nel Mar Mediterraneo. Una terza, addirittura, punta a creare un orto didattico, dal nome “Un bene da coltivare“, all’interno di una villa confiscata alla mafia.

Ma c’è spazio anche per la tecnologia con “Monna Lisa Bytes” e “Ready Patient One“. Il primo riguarda un sito, con relativa app, per la divulgazione scientifica. Il secondo un videogame per migliorare il benessere dei pazienti ricoverati negli ospedali.

La selezione dei progetti è stata impegnativa. C’era un numero elevato di proposte interessanti», ha affermato il prorettore alla valorizzazione della ricerca Salvatore Torrisi. “I progetti che abbiamo scelto offrono soluzioni a problemi rilevanti per la collettività: impatto ambientale, benessere psicologico durante il ricovero ospedaliero, divulgazione della conoscenza scientifica e valorizzazione sociale dei beni confiscati alla mafia“.

Nei prossimi giorni i progettisti selezionati, insieme ai loro team, inizieranno un percorso di formazione per imparare a pubblicizzare le idee con successo. Nei mesi scorsi hanno già partecipato a iniziative di sostegno e consulenza. A partire da marzo le cinque campagne di crowdfunding saranno via via lanciate sul network tramite la piattaforma Produzioni dal Basso.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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