Di rientro dalla pausa estiva parleremo di una carta “musicale”, e di due shockanti scoperte: una relativa all'utilizzo delle mascherine e l'altra sul
Di rientro dalla pausa estiva parleremo di una carta “musicale”, e di due shockanti scoperte: una relativa all’utilizzo delle mascherine e l’altra sulla Luna.
Se n’è andato in vacanza per un paio di settimane, ma adesso è tornato per continuare a combattere contro il Coronavirus e proverà ad indebolendolo con qualcuna delle sue bombe (ogni settimana una nuova Covid News nel box a metà articolo). È il TG USA 2.0 ladies and gentlemen, siete carichi per il suo ritorno? Allora daje; anzi, C’MON!
Carta canta
Straordinaria invenzione degli scienziati della Purdue University di West Lafayette, Indiana. Questi ultimi hanno pubblicato sulla rivista Nano Energy una ricerca in cui mostrano come sono riusciti a trasformare dei fogli di carta in delle tastierine musicali servendosi di molecole fluorurate, le quali permettono alla carta di autoalimentarsi senza una batteria. Il funzionamento è stato illustrato anche in un video pubblicato qualche giorno fa su YouTube e che trovate qui.
Curiosità della settimana: il primo dipartimento americano di medicina inaugurato al di fuori degli Stati Uniti è il Weill Cornell Medical College, aperto dalla Cornell University in Qatar nel 2000.
Visiere anti-Covid, ma non troppo anti
Le visiere di plastica e le mascherine col filtro sono poco efficaci contro il Coronavirus. È questo il responso di uno studio pubblicato dal College of Engineering and Computer Science della Florida Atlantic University. I ricercatori dell’ateneo di Boca Raton hanno realizzato un filmato in cui si vede che quando qualcuno che indossa la visiera starnutisce o tossisce, i droplet (le goccioline) non solo non vengono trattenuti dalla protezione, ma si diffondono anche in tutto l’ambiente circostante.
Si è laureato a…Atlanta. Stiamo parlando del protagonista di Tenet John David Washington, che ha conseguito una laurea presso il Morehouse College nel 2006.
La Luna è…arrugginita
È la shockante scoperta dei ricercatori della University of Hawai’i di Manoa guidati da Shua Li, che hanno notato come i depositi di ferro presenti sulla superficie lunare siano stati ossigenati dai venti solari, i quali hanno trasferito l’ossigeno dalla parte superiore dell’atmosfera terrestre al satellite. Ciò ha causato la formazione di uno strato di ruggine rossastra sulla superficie della Luna stessa.
Per questa settimana è tutto cari lettori. Il TG USA 2.0 saluta, ringrazia e augura una buona giornata a voi e ai vostri congiunti. Inoltre vi invita to be careful (de ‘sti tempi più del solito) o, se preferite, a FacceCaso.
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