È polemica per l’impossibilità di sostenere le prove di ammissione online. Riusciremo a trovare una quadra per i test universitari? Con l’arrivo di S
È polemica per l’impossibilità di sostenere le prove di ammissione online. Riusciremo a trovare una quadra per i test universitari?
Con l’arrivo di Settembre e l’impennata dei contagi degli ultimi giorni il tema della ripartenza di scuola e università è divenuto centrale nel dibattito politico locale e nazionale: che ci facciamo con i test universitari?
Se fino ad ora ci si è purtroppo concentrati poco sui temi legati al ritorno in classe degli studenti universitari, negli ultimi giorni è emersa prepotentemente una problematica che rischia di danneggiare il futuro di molti giovani aspiranti universitari:
la quarantena obbligatoria a cui si viene sottoposti in caso di contatti con un contagiato infatti, lascia a casa decine di ragazzi
Questi giovany non potranno dunque sostenere i test universitari in presenza. Un problema prevedibile a monte a cui però si sta cercando una soluzione con un ritardo preoccupante.
I test di medicina si terranno infatti oggi e gli studenti contagiati o in attesa di tampone, resteranno a casa, senza sapere se e quando avranno la possibilità di tentare la loro sorte online, rispettando dunque le giuste regole di distanziamento. Stesso destino toccato agli aspiranti veterinari e così per tutte le professioni medico-sanitarie, i cui test obbligatori in presenza stanno condannando molti a giorni di ingiusta incertezza.
Solo ieri, dopo la crescente attenzione dei media nazionali sulla questione, il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi ha dichiarato che si stanno studiando soluzioni alternative per i ragazzi in quarantena.
In questo caso dunque, la mancanza di lungimiranza di chi avrebbe dovuto pensare ad una soluzione ben prima che si ponesse il problema, sta mettendo a rischio i sogni di decine se non centinaia di giovani.
Proprio oggi, qualche ora prima che le porte per i test di medicina si aprissero il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti, definendoli il futuro del paese; non ci resta che sperare che l’accesso al futuro non venga negato né tantomeno rimandato a chi oggi non può inseguire il proprio sogno.
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